Niente giornali a Pomarance. Si mobilita il comune

Da lunedì scorso a Pomarance in provincia di Pisa, il comune “capitale” della geotermia, non è possibile acquistare i giornali. Nè quotidiani, né periodici, settimanali o mensili che siano. Una situazione che si è venuta a creare con la chiusura dell’unica edicola che ancora era attiva nel capoluogo del comune. Su questa vicenda ha preso posizione la neo sindaca Ilaria Bacci che in un documento afferma: “Lunedì mattina, 17 giugno, non è stata effettuata la vendita dei giornali all’edicola di Pomarance. Si tratta di un problema che attiene alla cessazione di questa attività da parte dell’attuale rivendita del capoluogo che l’Amministrazione Comunale anche con gli uffici preposti sta seguendo da circa un mese. Una situazione di non facile soluzione per le dinamiche della distribuzione, con logiche di natura economica e commerciale private che esulano dalle specifiche e dirette competenze dell’Amministrazione Comunale. Da martedì 18 giugno, per cercare almeno di ovviare ad alcuni disagi e garantire il diritto all’informazione con una minima fornitura, è una persona del Comune ad andare a prendere alcuni quotidiani locali e nazionali in una edicola del territorio ed a portarli all’attuale esercizio di Pomarance per la vendita. Questa soluzione temporanea è possibile grazie alla disponibilità dell’attuale rivendita di Pomarance, di un’altra edicola, del sindacato dei rivenditori e dei dipendenti comunali che ringraziamo. L’Amministrazione Comunale ha fatto e continuerà a fare tutto quanto è nelle sue possibilità e competenze per cercare di risolvere al più presto la situazione, con una soluzione che dovrà garantire il diritto all’informazione con la vendita della stampa nel paese. Tuttavia, si tratta di rapporti che attengono alla sfera privata del commercio sulla quale l’Amministrazione non ha chiaramente alcun tipo di potere, se non lavorando attraverso l’interlocuzione con i commercianti, i sindacati del settore ed il distributore. L’impegno del Comune, per quanto attiene alle proprie responsabilità, è quello di cercare di agevolare i soggetti coinvolti affinché il servizio pubblico resti garantito ai cittadini. Sarà informata della situazione anche la Prefettura di Pisa, dato che quello all’informazione è un diritto sancito dalla nostra Costituzione e l’Amministrazione è impegnata inoltre a proseguire i contatti coi vari soggetti interessati”.

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