Un racconto a settimana: “Io e mia nonna Angela”

Mia nonna si chiamava Angela, proprio come me. Nacque durante la Prima guerra mondiale e rimase incinta di mia madre all’indomani dell’inizio della Seconda. Era figlia di un’Italia a pezzi e di un padre che non conobbe mai. La sua fu una vita semplice, che la portò spesso a fare i conti con un passato doloroso L’ ho amata profondamente e oggi, a vent’anni dalla sua scomparsa, ne sto ancora elaborando l’ assenza. Perché non mi sono mai sentita grande abbastanza per poter vivere senza di lei. Quando è andata via, ho capito di aver perso la memoria storica di quel passato familiare che non ho mai vissuto ma che ha portato a me.

Ho imparato ad amare e a conoscere mia madre anche attraverso le sue parole. Mi parlava del carattere che aveva da piccola, dell’incontro con mio padre, della sua vita in collegio per realizzare il sogno di diventare maestra. Rimanevo ore ad ascoltarla, con il sottofondo dell’orologio a pendolo e il crepitìo della legna. Osservavo il movimento delle sue mani, rimanevo incantata dal suo viso senza rughe e da un sorriso che, forse, ho ereditato. Era la mia migliore confidente. Le raccontavo delle mie passioni, delle prime delusioni della vita e dei miei sogni

Ricordo l’ultima estate trascorsa con lei. Andai a trovarla ogni giorno nella casa che, fino alla fine, non aveva voluto lasciare. Durante le lunghe conversazioni sul balcone, preparammo i vasetti di origano che avremmo usato anche l’inverno. Quell’inverno che non ha mai vissuto…

Non so quante volte, nella vita, ho fatto tesoro delle sue parole e ho cercato rifugio nei suoi consigli.

Perché i nonni hanno questo potere, ti insegnano a vivere il futuro attraverso i racconti del passato.

Oggi custodisco gelosamente le cose che ci siamo dette e l’anello che indossava l’ultima volta che l’ho vista. Non lo metto mai perché mi ricorda che lei non c’è più però tutte le volte che devo fare qualcosa di importante è la prima cosa che prendo. E un po’, è come se la portassi con me.

Condividi l'articolo

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *