Montag: il progetto di scrittura creativa celebra 10 anni con un reading

Era il 2009, quando uno sparuto gruppo di ragazzi del liceo Carducci iniziò a frequentare, in orario extra-scolastico, i primi incontri di Montag. Nel tempo, il laboratorio di lettura e scrittura creativa è cresciuto, ma ha mantenuto immutati obiettivi e metodi. Oggi festeggia i suoi 10 anni con un reading aperto a tutti e lo fa venerdì 30 agosto, a partire dalle 18:30, nel chiostro della pinacoteca. Le letture saranno dedicate all’eroina greca senza tempo Antigone, uno dei primi personaggi che i ragazzi hanno conosciuto agli incontri pomeridiani.

“Oggi, come dieci anni fa, Antigone rappresenta per gli studenti quel senso di ribellione proprio della loro età. C’è quella voglia di rivendicare certe sensazioni ed emozioni perché non vengano schiacciate”, spiega a Radio Robinson il professor Alessandro Bertini, tra i fondatori dell’iniziativa. Fin dal principio, infatti, da quando propose Montag alle classi dell’Istituto Carducci insieme ai colleghi Chiarugi e Parrini, i ragazzi che si avvicinavano a questi appuntamenti dimostravano il desiderio di uno spazio che fosse libero dai vincoli della didattica tradizionale. “Nelle ore di Montag”, ci dice, “non ci sono compiti per casa, né voti o verifiche: si può provare a scrivere, come si può semplicemente ascoltare. Quello che è importante è che non ci sono parametri a cui uniformarsi”.

“Di fronte a dei ragazzi che scelgono di fermarsi con noi dopo le lezioni della mattina, ci siamo accollati una grande responsabilità”, commenta, “che è quella di dare loro degli input, stimoli che permettano di avvicinarsi a quella letteratura che non arriva sui banchi di scuola, quella fatta dai grandi scrittori russi del Novecento, ma anche da cantautori italiani come Guccini e Tenco, magari accostati a dei mostri sacri come Dante”.

Definirlo un laboratorio di scrittura, quindi è riduttivo, Montag è piuttosto un modo che i ragazzi trovano per liberare le proprie passioni, condividendo con dei coetanei un’esperienza. “Con Montag si creano dei legami che durano nel tempo, anche con chi poi prende strade diverse dopo il liceo. A Montag sono nate amicizie, amori, c’è gente che va e torna”, aggiunge il professor Bertini.

Proprio come Greta, 25 anni, che il progetto lo ha visto agli esordi e che continua a parteciparvi quando può. “Spero che la forza di Montag non si esaurisca mai e che resti a fianco di altre giovani generazioni, perché è da lì che è sgorgato, da parte mia, un nuovo modo di vivere e vedere le cose”. Oppure Giulia, 21 anni, ora studentessa Pisa, che, dopo aver frequentato le lezioni “alternative” per tutti gli anni delle superiori, prende ancora parte alle iniziative del laboratorio, come quella di venerdì prossimo. “A Montag ognuno si sente libero di essere quello che è, ti senti accettato da persone che condividono impressioni che pensavi fossero solo tue”, commenta.

C’è però anche Giovanna, appena diciottenne, che ha scelto di fare Lettere all’università. “Sapevo già che questa sarebbe stata la mia strada”, rivela, “ma Montag mi ha influenzato su una cosa in particolare: da grande voglio fare l’insegnante e lì ho capito come voglio insegnare. Continuerò a collaborare al progetto anche se non sono più al liceo, perché per me Montag è stato come una casa”.

Insomma, si tratta di un percorso che, inserito nel contesto scolastico, prende la forma di una vera e propria scuola di vita, nonché di fiore all’occhiello del liceo volterrano. Studenti e insegnanti aspettano la cittadinanza il 30 agosto dalle 18:30, quando animeranno il chiostro della pinacoteca con le loro sentite letture.

di Eleonora Lopiano

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