Proteste alla Rems di Volterra

La Residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza (la Rems) di Volterra è investita da una serie di polemiche. Nei giorni scorsi, infatti, gli addetti alla sicurezza hanno incontrato il sindaco Giacomo Santi per parlare dei problemi che riguardano la loro attività. Gli addetti alla sicurezza hanno “raccontato” al primo cittadino alcune problematiche di come è gestito il loro lavoro. Ricordiamo che all’interno della Rems sono presenti pazienti con disturbi mentali e autori di reati, a volte anche molto gravi.

L’elenco dei problemi va dalle divise, alla preparazione dei nuovi vigilantes, all’organizzazione e durata dei turni di lavoro. Nell’incontro tra addetti alla sicurezza e il sindaco si è parlato del cambio di appalto tra la ditta “Rangers” e la “Works security”, a cui l’Asl ha affidato i controlli di tutti gli ospedali. La denuncia dei lavoratori ha riguardato la consegna delle divise che consisterebbero in semplici polo e non, come previsto dalla normativa, in tute e calzature sia per l’estate che per l’inverno. In più, gli addetti alla sicurezza della Rems hanno detto al sindaco di Volterra che i turni da dodici ore sarebbero la norma, così come molte variazioni al programma giornalieri di lavoro verrebbero annunciate durante la stessa giornata e non con tempi più lunghi.

E’ poi emerso il problema del nuovo personale, mandato in servizio senza un adeguata preparazione in una situazione particolare, dove i rischi per chi opera alla sicurezza di medici, infermieri e operatori socio sanitari (OSS) sono molto alti.

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