Cecina, la Toscana terra di libertà: dall’abolizione della pena di morte ai nuovi diritti

In occasione della Festa della Toscana, lunedì 30 novembre dalle ore 16 alle 22 si terrà in diretta streaming sulla pagina Facebook “Teatro Cecina” e sul canale Youtube del De Filippo una maratona di letture con cittadini e associazioni, a cura di Alessio Pizzech ed in collaborazione con Nuovo Teatro dell’Aglio.

“La giornata – spiega Alessio Pizzech – avrà un filo conduttore con la maratona di letture e riflessioni che si è tenuta mercoledì 25 novembre in occasione della giornata internazionale contro la violenza delle donne, un successo con oltre 3mila visualizazzioni che ci fa ben sperare anche per lunedì. Un intero pomeriggio in cui celebreremo la fine di un’altra violenza, l’abolizione della pena di morte dal momento che la Toscana è stata la prima Regione italiana a farlo”.

E come per la precedente maratona saranno moltissimi i cittadini e le associazioni che si alterneranno durante sei ore di diretta, totalmente gratuite, sia dal palco del De Filippo con Alessio Pizzech che dalle proprie abitazioni. Lunedì saranno circa 35, in totale, tra cui il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani e molti ragazzi del territorio.

Oltre infatti ad una ventina di studenti delle medie Galilei e del liceo Fermi coordinati dalle loro insegnanti, interverranno educatrici della Cooperativa 44 Gatti, rappresenanti della Casa Maffi, il direttore della scuola comunale di musica Sarabanda Federico Rovini, il poeta Fabrizio Parrini, la giornalista Maria Meini, l’attrice Anna Meacci, i capigruppo del Consiglio Comunale, Soroptimist, la presidente della Filarmonica Mascagni, l’attrice Chiara Pistoia, cittadini che hanno frequentato i cantieri teatrali e alcuni lettori del Teatro dell’Aglio.

“Grazie a tutti loro – conclude Pizzech – partiremo dall’abolizione della pena di morte per poi affrontare tutti i nuovi diritti della contemporaneità. Dal diritto al gioco a quello fondamentale e veramente attuale, in questa difficile fase di emergenza sanitari, del diritto all’istruzione”.
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