Con l’approvazione da parte della Regione Toscana del progetto di riqualificazione strutturale ed organizzativa dell’ospedale di Volterra, l’ASL Toscana nord ovest ha avviato il percorso finalizzato allo sviluppo dell’area critica e delle attività ad esse correlate. Infatti, l’attivazione della guardia anestesiologica su 24 ore, oltre a mettere l’ospedale in totale sicurezza, consente di elevare il livello di complessità degli interventi chirurgici che, per poter essere effettuati, devono contare sulla presenza di posti letto multidisciplinari sub intensivi che, in caso di necessità, potranno essere convertiti in intensivi.
Il progetto, nel suo completo sviluppo, prevede l’ottimizzazione dei percorsi intraospedalieri attraverso la riconfigurazione delle aree di cura secondo i moderni principi dell’intensità di cura e in coerenza alle linee guida nazionali e regionali.
Per risolvere la cronica carenza in tutta l’azienda di cardiologi, a Volterra è stato adottato un modello organizzativo che permette di gestire in modo appropriato i pazienti ricoverati e le eventuali urgenze di natura cardiologica, nonché la continuità ospedale territorio. Durante la notte, infatti, da ieri, sono in servizio tre medici sulle 24 ore (pronto soccorso, medicina interna e anestesia e rianimazione); lo specialista cardiologo è presente 12 ore al giorno, sia per gestire pazienti cardiologici ricoverati in medicina (nei letti 2°, medici ad alta intensità), sia per eseguire consulenze nei reparti e al pronto soccorso.
Fra l’altro, la possibilità di usufruire della telemedicina, in rete con l’ospedale di Pontedera, garantisce la sicurezza anche ad eventuali pazienti con problematiche cardiologiche che dovessero rivolgersi al pronto soccorso nelle ore notturne o nei giorni festivi.
Tale organizzazione consente anche di mantenere il servizio ambulatoriale territoriale che, sempre per la mancanza di cardiologi, avrebbe subito un notevole ridimensionamento.
Rispetto alla necessità della “guardia” cardiologica a sostegno di Auxilium Vitae, è fondamentale sottolineare che tale struttura è un presidio di riabilitazione, quindi dedicata solo a persone che, terminata la fase della “cura” nei reparti per acuti, hanno bisogno di un trattamento riabilitativo intensivo in un contesto ospedaliero. La presenza del cardiologo, come specificato dalla normativa, è raccomandata solo durante lo svolgimento del trattamento di riabilitazione, anche se non obbligatoria, soprattutto quando, come accade a Volterra, nessuno dei malati è telemetrato.
Infine, ribadiamo che è nostro interesse e anche la nostra missione, garantire che la cittadinanza possa contare su di servizi sanitari sicuri e di qualità, è in questa direzione che stanno andando le nostre scelte nonostante la ormai nota carenza di specialisti messa ancor più in evidenza in questo ultimo e terribile anno.