Volterra: un progetto che potenzia e valorizza la sanità volterrana, la Asl risponde al Presidente della Fondazione CRV Roberto Pepi

“Nessun depotenziamento della sanità volterrana. Il progetto costituisce un rafforzamento e una valorizzazione dei servizi su tutto il territorio dell’Alta Val di Cecina”. La direzione della ASL risponde al presidente della fondazione Cassa di Risparmio di Volterra dopo il suo intervenuto sulla stampa locale.

“L’ospedale di Volterra, con l’istituzione della guardia anestesiologica, è stato messo in sicurezza e questo è il primo obiettivo attuato in tempi record, tenendo anche conto della carenza di professionisti non solo a livello regionale ma anche nazionale.  Un altro importante traguardo, anch’esso raggiunto rapidamente, è sicuramente l’istituzione della guardia internistica che garantisce, in accordo con il pronto soccorso, la capacità di presa in carico delle emergenze e urgenze. Due obiettivi importanti sul versante della sicurezza dei cittadini. Il presidente Pepi, quando parla di attivare la guardia cardiologica h 24, dovrebbe tener conto di alcuni importanti documenti e linee guida a livello nazionale e regione. Mi riferisco – continua Casani – al decreto Balduzzi che, in relazione alla riorganizzazione della rete ospedaliera, in una realtà come Volterra  non  prevede la presenza del cardiologo h 24, così come non è previsto in una struttura di riabilitazione come Auxilium Vitae, se non per le poche ore durante le quali si svolgono gli esercizi specifici. Del resto, sempre in relazione alla presenza del cardiologo sulle 24 ore, è bene ricordare che il paziente con un infarto in corso viene, da sempre, trasferito nei nodi della rete ospedaliera abilitati e non è prevista la permanenza al Santa Maria Maddalena.

Inoltre, come certamente ha ben chiaro Pepi, l’evoluzione in medicina è velocissima e le procedure sono in continuo mutamento. Ad esempio, nel caso dell’infarto (sindromi coronariche acute), salvo casi eccezionali, non è più prevista la trombolisi sistemica come accadeva in passato ma è essenziale la centralizzazione nelle cardiologie dotate di emodinamica per un approccio invasivo immediato. Per gli infarti definiti ad alto rischio, è necessaria una valutazione coronarografica precoce (entro 24 ore) e quindi l’invio in strutture che possano garantire tale prestazione in tempi rapidi, come è sempre accaduto a Volterra”.

“Mi preme anche evidenziare – afferma il direttore generale – che, grazie alla nuova organizzazione, sono aumentate le ore ambulatoriali e le consulenze cardiologiche, non si capisce quindi di quale ridimensionamento stiamo parlando”.

“Infine, non dimentichiamo che i medici del pronto soccorso  sono qualificati a gestire le urgenze – emergenze cardiologiche e che è stato attivato immediatamente un sistema di teleconsulto per il periodo notturno e festivo con il cardiologo di guardia a Pontedera”.

“Come ho già annunciato e lo ribadisco, è partito un percorso partecipativo, che si concluderà entro un mese, in modo tale che la popolazione sia ben informata e possa così giudicare scevra da pregiudizi. In ultimo, la messa in rete con INAIL e Auxilium Vitae è un’occasione per tutte le istituzioni sanitarie presenti sul territorio ed è la garanzia per la loro valorizzazione”

Condividi l'articolo

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *