Roberta Benini, aspettiamo l’arrivo di altri ortopedici

Ci siamo oramai abituati a leggere su stampa e social la Direttrice Casani e ASL che ripetono ciclicamente la litania che vogliono investire sull’ospedale di Volterra.
Ma, visto che ad oggi non abbiamo avuto alcun segno concreto che faccia anche lontanamente pensare che questo sia vero, abbiamo deciso di sottolineare, ancora una volta, le incongruenze che emergono dalle parole al vento di ASL.
Iniziamo dall’Ortopedia, un reparto sul quale si sono spesi con dichiarazioni adulatorie sia la Direttrice Generale Casani, che il Sindaco Santi. Un reparto che ha visto incrementare gli interventi e mantenere gli ambulatori solo a seguito delle nostre proteste avanzate nell’estate del 2019 quando, per quasi un mese, Volterra è rimasta senza la copertura ortopedica.
Un reparto sul quale ASL ha promesso di intervenire attraverso l’aumento di interventi, ma sul quale non ha attuato nessun consistente aumento di organico o di strutturazione. Ben venga la nomina del primario Carnesecchi (arrivato in sostituzione del Dott. Calvosa ed a mezzo servizio con Pontedera), che ha subito cercato di aumentare e organizzare il lavoro, ma è evidente che qui, nonostante le ottime professionalità, si fanno le nozze con i fichi secchi, non potendo contare su un organico medico a pieno regime e dovendo chiedere a solo due chirurghi ortopedici di coprire una turnazione che lavora sia in sala che negli ambulatori. Una carenza di organico che si evidenzia soprattutto nei festivi e nei fine settimana come quello appena trascorso, quando accade che, per le ferie di un ortopedico, il presidio volterrano rimane sguarnito.
E allora cosa succede? In caso di bisogno i pazienti saranno spediti a Pontedera o altrove? Più che una domanda questa sembra essere da tempo una certezza, se consideriamo che ancora l’Ospedale di Volterra non è stato inserito nella rete traumi, parificandolo per esempio a Cecina, nonostante sia perfettamente in grado, con le professionalità che ha, di poterci rientrare.
A poco serve la copertura telematica in queste circostanze, visto che comunque il riferimento del presidio sono sempre i due ortopedici disponibili, che vengono spesso richiamati sia per le emergenze che per i ricoverati in reparto. A poco serve anche la rete, visto che da Pontedera non ce la fanno a coprire più turni.
Senza considerare che in previsione dell’estate le cose non potranno che peggiorare, lasciando scoperti sempre più giorni.
E allora cosa aspetta ASL a risolvere il problema implementando il numero dei medici e adeguandolo alle esigenze attuali o a quelle che dice di voler realizzare in futuro per l’Ospedale S. Maria Maddalena? Ancora incongruenze, ancora parole al vento, che si sommano alle uniche azioni concrete che sono state realizzate, come la cancellazione del’Utic e l’eliminazione del cardiologo H24.
Per questo i cittadini di Volterra e della Val di Cecina non credono più alle tante promesse di ASL, della Direttrice Casani e del Sindaco Santi.
Ci vogliono azioni concrete di vero sostegno e di vera implementazione. In sostanza ci vogliono ortopedici destinati a Volterra, magari strutturati in una sezione. Non ci sono alternative.
Noi continueremo a chiederlo con forza, anche al Sindaco.
Roberta Benini

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