Un consiglio comunale paradossale quello di venerdì scorso, che non poteva trovare una conclusione diversa dall’essere sospeso e rinviato.
Dopo un anno di sedute svolte con metodo online, Santi e il presidente Barbafiera ancora non sono stati capaci di garantire lo svolgimento di un Consiglio Comunale al quale ogni consigliere può collegarsi in sicurezza e nel quale può intervenire e votare.
Sembra assurdo che nel 2021 il Comune di Volterra non permetta lo svolgimento di una seduta con la presenza di solo 18 persone collegate. Una situazione da terzo mondo, mentre in altri Comuni da anni si portano avanti consigli comunali trasmessi in streaming.
A Volterra invece viviamo l’ennesimo consiglio surreale, previsto per le 15.30 e nel quale alle 16.40 è stato appena fatto l’appello delle presenze. Un continuo scollegamento e ricollegamento, con gesti stizziti dei consiglieri che cercano attenzione e richiami al malfunzionamento del programma.
Alle 18.50 circa, dopo una sospensione richiesta dalle minoranze e la riunione in capogruppo, le opposizioni decidono di dire basta e di non continuare la “farsa”, abbandonando la seduta e prendendo una decisione che il Sindaco è costretto a subire, decretando, al posto di un Presidente del Consiglio che non era più in grado di intervenire, il rinvio del consiglio comunale ad altra data e l’invalidità dei soli due punti trattati in quasi 4 ore, sui 17 previsti da ordine del giorno.
Ad aggravare la situazione il comportamento non tollerabile della giovane consigliera di maggioranza Martina Polato la quale, incurante dell’impegno preso con i colleghi, il Comune e gli elettori, ha preferito, durante la seduta del Consiglio Comunale, dopo essersi segnata presente, andare a Siena ad acquistare fisicamente delle scarpe, partecipando alle votazioni mentre stava facendo qualcosa che riteneva evidentemente più importante che decidere per il bene della collettività.
Il malfunzionamento del programma e l’improvvisa accensione di telecamera e microfono, l’hanno colta sul fatto, facendola sentire mentre era intenta a chiedere alla commessa la disponibilità di un paio di camperos a mezza gamba.
Un comportamento irrispettoso per le istituzioni che non può essere accettato e liquidato con scuse generiche accompagnate da un sorriso di sufficienza, a dimostrare di non aver neanche capito la gravità dell’azione compiuta: un’azione volontaria sulla quale non si può soprassedere.
Nella sostanza quindi un consiglio offensivo per le stesse istituzioni, tanto che i capogruppo Benini e Moschi l’hanno fatto presente sia durante la seduta, che durante la sospensione tra capogruppo, arrivando infine all’abbandono della seduta da parte dei consiglieri Benini e Fidi, prima che il Sindaco capitolasse.
Una vera e propria debacle, l’ennesima, di una maggioranza che non solo non garantisce la terzietà con la figura del Presidente del Consiglio, ma non riesce neanche a garantire la validità delle votazioni.
Una condizione che le minoranze non tollerano più, considerato le continue richieste di svolgimento in presenza e soprattutto di diffusione pubblica online del consiglio stesso.
Per questo sarà priorità quella di chiedere fermamente che dal prossimo consiglio tutto si svolga in presenza e tramite trasmissione in streaming della seduta, così come già fanno da tempo anche Comuni vicini.
Le persone hanno il diritto di conoscere come si svolge il Consiglio Comunale, come vengono prese le decisioni e chi partecipa. É troppo facile mantenere nascosta l’incompetenza gestionale del Sindaco e del Presidente Barbafiera, facendo poi uscire notizie edulcorate con post filosofici che non hanno niente di concreto e non riguardano la vita dei cittadini.
Ora basta.
Roberta Benini Capogruppo “Per Volterra” Paolo Moschi Capogruppo “Uniti per Volterra”