Santa Chiara, oltre la metà degli anziani e 20 operatori positivi al Covid19.

Sono giornate complicate: alla fine, dopo oltre due anni dall’inizio della pandemia, il Covid è entrato anche a S. Chiara. In breve tempo oltre la metà degli anziani sono stati contagiati anche se fortunatamente – e questa è la cosa più importante – al momento stanno bene, la maggior parte non ha sintomi, alcuni hanno febbre leggera, tosse e mal di gola.
Inoltre ci sono anche circa venti operatori positivi tra OSS e infermieri e ciò ovviamente fa aumentare le difficoltà.

“In questi giorni abbiamo dovuto fare un complicato lavoro di spostamenti e riorganizzazione degli spazi – afferma Fabrizio Calastri direttore della Rsa in una nota – creare una “bolla” Covid in un nucleo, spostare tutti gli ospiti negativi in un altro e gestire anche ora per ora le nuove situazioni che si venivano a creare man mano che venivano fatti i test, inventandoci spazi adeguati. Ciò ha ovviamente creato disagi tra gli ospiti i quali spesso non capivano nemmeno cosa stesse succedendo, tra l’altro con gli operatori non più vestiti con le normali divise ma con le tute Covid.
E’ innegabile che pur avendo fatto tutto ciò – prosegue Calastri – che era ed è nelle nostre possibilità con le risorse disponibili (in questo anche la cooperativa Idealcoop che gestisce parte dei servizi assistenziali ha contribuito notevolmente a far fronte alla situazione che si è venuta a creare), ci troviamo tuttora in una situazione emergenziale, aggravata dalla carenza di personale, sia OSS ma soprattutto infermieristico. Tra l’altro, essendo terminata l’emergenza Covid il 31 marzo, non è più contemplata la possibilità di integrazione di personale infermieristico da parte della Usl. Stiamo gestendo questa fase delicata e complicata con tutte le nostre risorse, il personale sta facendo turni particolarmente impegnativi e non possiamo che ringraziarlo. Ci rendiamo conto che ci possa essere stato qualche disguido, magari qualche ritardo di comunicazione con i familiari o altri disagi e di questo ce ne scusiamo fin da ora con tutti.
Continueremo ad effettuare tamponi agli ospiti e agli operatori anche in tempi più ristretti del solito, – conclude il direttore della RSA – confidando che progressivamente si possa tornare alla normalità e che tutto ciò possa essere solo un brutto ricordo”.

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