“Oltre 21 milioni di euro di investimenti per il nostro ospedale” – FOTO

Il responsabile nuove opere per Asl Toscana Nord Ovest Massimo Malfetti illustra quali saranno i finanziamenti previsti per il Santa Maria Maddalena. Intanto annuncia che a settembre inizieranno i lavori per il nuovo posteggio dell'ospedale

di Gianni Baruffa

Massimo Malfetti, responsabile nuove opere Pisa, Alta Val di Cecina e Val d’Era per la Asl Toscana nord Ovest. Una figura sicuramente di spicco ed è proprio con lui che vogliamo parliamo di Ospedale, di investimenti, progetti e tempi di realizzazione.

– Malfetti, ci sono in programma nuove opere all’interno della struttura ospedaliera, quali i tempi di realizzazione e quanti soldi ci sono disponibili?

“Al momento ci sono tre linee di finanziamento attive il PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) il PNC (Piano Nazionale Complementare) e Opere finanziate dall’ art. 20, che sarebbe la principale fonte di finanziamento e investimento per la sanità”.

– Come sono suddivise queste tre linee e cosa andranno a realizzare?

“Per quanto riguarda il PNRR, il totale della somma ammonta a circa due milioni, serviranno per la Casa della Comunità che sarà un potenziamento dell’attuale Casa della Salute, implementando ancor più i servizi e la Centrale Operativa Territoriale, altro non è che l’upgrade dell’attuale ACOT (Agenzia di Continuità Ospedale e territorio) che servirà per rispondere ai bisogni del territorio per la presa in carico socio sanitaria della cronicità. Non solo ma Nel PNRR è stata finanziata anche la realizzazione della Casa della Comunità di Pomarance per 1.2 milioni.
– E per quanto riguardano il PNC e l’art. 20?
“Per quanto riguarda il PNC che ammonta a sei milioni e mezzo di euro, questi serviranno alla sicurezza delle strutture sanitarie, interventi di miglioramento sismico che partiranno fisicamente dal Pronto Soccorso fino all’edificio dove si trovano medicina e chirurgia, oltre all’intervento sulla cabina dei servizi tecnologici che in caso di sisma consentirebbe la piena funzionalità dei nostri reparti. Infine le Opere finanziate con l’art. 20, questo non segue le tempistiche del PNRR perché di fatto questa è una linea stabile. Sarà la prima volta per l’Ospedale di Volterra che usufruirà di finanziamenti con questa linea. Questo grazie all’inserimento da parte della Regione Toscana di due interventi inseriti nel piano regionale, dopodiché, una volta superato il passaggio dal Governo centrale entreranno nell’accordo di programma. In questo caso le somme sono due, 6milioni e 970mila saranno destinati per il progetto Volterra, quello presentato nel 2021 dal Presidente della Regione, Eugenio Giani e altri 5milioni e 690mila saranno destinati per la REMS. In totale si sta parlando di oltre 21 milioni di euro d’investimenti”.

– Per quanto riguarda la REMS, a che punto siamo con il nuovo parcheggio?

“Ci sono stati dei ritardi, è sotto gli occhi di tutti sia a livello locale che nazionale. Purtroppo con l’aumento dei costi tante gare effettuate precedentemente hanno subito degli stop, tanto da far intervenire il governo con il Decreto aiuti ad hoc per l’edilizia. Oltre a questo c’è stato anche un grande lavoro di bonifica dove sorgeva il Livi, sia per lo smaltimento del materiale contente amianto sia per smantellare una cisterna di olio combustibile che purtroppo non era verificabile prima, in quanto il fabbricato era pericolante”.
– Quindi per l’inizio dei lavori del parcheggio multipiano a che punto siete?
“Per il parcheggio siamo in dirittura d’arrivo posso dire che i lavori inizieranno subito dopo le ferie d’agosto, a settembre. Contemporaneamente partiranno le richieste di costruzione della Rems. In questo caso, indicativamente, i lavori prenderanno il via tra un anno circa, nel settembre 2023”.

– Ultimamente Massimo Malfetti ha collaborato con una tesi di architettura, che tipo di esperienza è stata?

“Qualche settimana fa una studentessa dell’Università di Ferrara, si è laureata in architettura con una tesi sul nostro ospedale. E’ stata una bella esperienza per me non sono a livello personale ma anche professionale. Il titolo della tesi è: “Scenari futuri degli ospedali minori dopo l’urgenza Covid”.

– Come vede il futuro del nostro ospedale?

“Sono trent’anni che faccio questo lavoro, alla luce di quanto sopra descritto non posso che essere ottimista”.

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