Peccioli vuole raggiungere l’autonomia energetica: ecco il piano per creare comunità in grado di produrre, scambiare e consumare energia utilizzando solo fonti rinnovabili

Sarà uno dei punti al centro del prossimo consiglio comunale, in programma lunedì 6 febbraio. A Peccioli, infatti, si discuterà sulla soluzione presentata dall’amministrazione per affrontare la crisi energetica globale che ha comportato aumenti dei prezzi del gas e dell’energia elettrica negli ultimi mesi. E la delibera presentata prevede la creazione di comunità energetiche in grado di produrre, scambiare e consumare energia da fonti rinnovabili.
Il Comune di Peccioli ha, infatti, un obiettivo ambizioso: quello di raggiungere l’autonomia energetica per supportare la popolazione e diventare indipendente dai fornitori e dall’instabilità dei costi del mercato. Il tutto rafforzando un percorso già intrapreso, che vede già oggi il territorio di Peccioli vantare una lunga storia di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili. Nel 2006, infatti, è stato pensato di realizzare un impianto fotovoltaico da 1.000 Kwp denominato “Un ettaro di cielo” in località La Fila nel comune di Peccioli. L’impianto, entrato in funzione nel 2008, è costituito da 5.500 pannelli fotovoltaici, sia monocristallini che policristallini e grazie a 198 inverters riescono a produrre oltre 1 Milione di Kwh di energia elettrica, completamente ceduta in rete.
C’è, poi, il biogas, del quale circa il 50% è metano, che si forma dal processo di degradazione della componente organica dei rifiuti dell’impianto di smaltimento rifiuti di Legoli. Questo viene intercettato da più pozzi di aspirazione omogeneamente distribuiti su tutta l’area della discarica riuscendo a produrre, grazie a tre motori, complessivamente oltre 13 Milioni di Kw annui di energia elettrica.
In entrambi i casi, però, la quasi totalità di energia viene ceduta al gestore. Anche se Peccioli, già oggi, produce il doppio del fabbisogno energetico di tutto il suo territorio. L’idea, continuando in questa direzione green, è ora quella di garantire ai cittadini l’acquisto di energia a costi minimi e incentivare la produzione di energia non inquinante da fonti rinnovabili.
Per raggiungere questi obiettivi, come detto, il Comune di Peccioli sta valutando l’uso delle comunità energetiche. Associazioni tra cittadini, attività commerciali, amministrazioni locali e piccole/medie imprese che producono, scambiano e consumano energia da fonti rinnovabili su scala locale. L’Autorità per l’energia elettrica, gas, acqua e rifiuti (ARERA) sostiene questo approccio, tanto da aver approvato il Testo Integrato dell’Autoconsumo Diffuso (TIAD) che entrerà in vigore dal 1 marzo 2023. E anche il PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) prevede finanziamenti a fondo perduto per progetto esecutivi legati a questo tema.
Peccioli, dunque, vuole trasformare ancora una volta un possibile problema, la crisi energetica globale, in un’enorme opportunità per il territorio, ovvero creare comunità energetiche sostenibili. Queste comunità possono migliorare l’efficienza energetica, ridurre le emissioni di gas serra e aumentare l’indipendenza energetica. Inoltre, possono creare posti di lavoro locali e rafforzare i legami comunitari. Creare una comunità energetica può essere un passo importante verso un futuro più sostenibile e a basso impatto ambientale.
Un passaggio che, dopo quello in consiglio comunale, prevede la costituzione formale della comunità energetica, la creazione di uno statuto, la costruzione di impianti fotovoltaici per la produzione di energia di proprietà della comunità e l’intervento a sostegno del progetto di tutto il Sistema Peccioli.

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