Peccioli torna alla Biennale di Venezia e raddoppia: è presente nel padiglione della Repubblica di San Marino e nella Loggia di Temanza con la New York Tech

PECCIOLI. Peccioli torna per la seconda volta alla Mostra Internazionale di Architettura di Venezia e lo fa raddoppiano la sua presenza. Dopo l’esperienza del 2021, con un proprio laboratorio allestito dall’architetto Nico Panizzi all’interno del Padiglione Italia curato da Alessandro Melis, Peccioli è di nuovo protagonista alla Biennale in due spazi di grande prestigio legati alla Repubblica di San Marino e per un progetto che lega la discarica di Legoli al’intelligenza artificiale grazie alla collaborazione con la New York Tech University.
Una prima iniziativa è stata presentata pochi giorni fa proprio alla vigilia dell’apertura dei sei mesi di esposizione. Tutto nasce nel Padiglione della Repubblica di San Marino, all’interno della Fucina del Futuro, rappresentato da Corsini con il progetto “Coniugato al presente”, e The Hospitality Hub, un gruppo di ricerca composto da studenti, designer e ricercatori di Università sammarinesi, veneziane e internazionali. Per il Padiglione della Repubblica di San Marino, Vittorio Corsini ha realizzato tre nuove opere: Esercizio 2, Here everyday e Welcome chairs. Nell’ordine sono un cubo, un video e delle sedie in bronzo. Opere che sembrano così diverse ma che proprio a Peccioli troveranno presto una sua nuova narrazione.
Un altro spazio che vede Peccioli in vetrina è nella Loggia di Temanza, all’interno del giardino di Palazzo Zenobio, dove ci sono gli uffici e la biblioteca del Centro Studi e Documentazione della Cultura Armena. In questo contesto, a rappresentare Peccioli, ci sono proprio gli sguardi dei pecciolesi. L’opera di Vittorio Corsini che “domina” la vallata in via Borgherucci è presente proprio nei giardini di Temanza e a Venezia lo sguardo prende forma in una versione diversa, più frammentata o disordinata. Come se la comunità pecciolese in gita non fosse monolitica, ma un insieme di occhi che si spargono nello spazio.
Nello stesso prestigioso spazio legato alla Biennale di Venezia, e che vede il coinvolgimento del dipartimento di arte digitale della School of Architecture Design del New York Institute of Technology, è stato presentato anche “Sustainability Transformed”. È l’opera d’arte video, infatti, diretta da Andrea Merkx, in collaborazione con il sound designer Michael Flannery e un team di giovani artisti digitali di talento, e curata da Kevin Park e Alessandro Melis. Opera in mostra alla Biennale di Venezia 2023 nell’evento collaterale intitolato “Sudents Researchers” curato da Maria Perbellini, dean della School of Architecture and Design del New York Institute of Technology.
Peccioli è coinvolta in un progetto pioneristico che mette in mostra l’uso senza precedenti di tecnologie di morphing, AI e machine learning, per creare un’esperienza artistica rivoluzionaria. In particolare gli streaming video della discarica di Peccioli vengono trasformati e si evolvono in maniera organica. Attraverso immagini affascinanti e la fusione di arte e tecnologia, l’opera d’arte invita gli spettatori a intraprendere un viaggio coinvolgente, che riflette la natura ciclica della vita e la bellezza intrinseca che si trova nella trasformazione e nel riciclo. Una sperimentazione che sarà utile per sviluppare il progetto anche nell’esposizione del 2024 nella Grande Mela.

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