
Do You Remember. . . 13° episodio
NOTTE PRIMA DEGLI ESAMI: STORIA DI UNA HIT DIVENTATA UN INNO PER I MATURANDI DI OGNI ETA’
È il 1984 quando Antonello Venditti lancia il suo singolo “Notte prima degli esami”, in cui racconta l’estate della sua maturità negli anni ’60.
Come ogni giugno, si avvicina il momento degli esami di stato. Decine di migliaia di giovani italiani si preparano a vivere quello che rappresenta un vero e proprio rito di passaggio, che li porterà a dire addio alla scuola dell’obbligo e a diventare un po’ più adulti (d’altra parte, chi supera la maturità può considerarsi già completamente adulto?).
Tra queste decine di migliaia di giovani italiani, certamente molte migliaia ascolteranno – almeno una volta – “Notte prima degli esami”, canzone di Antonello Venditti uscita nel 1984 come uno dei quattro singoli dell’album Cuore (gli altri sono Ci vorrebbe un amico, L’ottimista e Piero e Cinzia). Si tratta di una delle canzoni più celebri del cantautore romano, scritta in seguito alla separazione dell’artista da Simona Izzo.
Lo stesso Venditti ha spiegato il significato del brano, anche se ammette di non capire ancora come sia potuta diventare così popolare:
«È una canzone talmente complicata che ancora non mi riesco a capacitare di questa forza immediata di canto e di partecipazione. Quella, se la vai ad analizzare, è una cosa incredibile, perché è un flashback: comincia dalla fine e poi ripercorre quello che ti ha portato a quel palco. Dici: “Ma come fa una canzone così complessa a diventare così popolare?”. Evidentemente, nelle mie canzoni c’è qualcosa di me che le rende facili.»
Sebbene sembri evidente che il brano parli della notte prima della maturità, dell’incontro con la ragazza amata (Claudia) e di un ritratto di una Roma notturna, il significato della canzone è più profondo e ricco di dettagli che possono sfuggire al primo ascolto.
Partiamo quindi dai quattro amici con la chitarra: “Io, De Gregori, Bassignano e Lo Cascio” – dice Venditti. Quattro amici che sono stati tra le anime del Folkstudio, locale romano dove era possibile esibirsi e che ha ospitato nel tempo anche altri artisti.
Il brano si sviluppa su due piani: da un lato, i ragazzi si confrontano su vicende di vita quotidiana e fatti storici, mescolando temi leggeri e più drammatici. Si va dalle nozze delle segretarie con gli avvocati (e chissà come fanno a farsi portare all’altare) ai drammi cronachistici, come le bombe del 1969 esplose contemporaneamente a Milano (la famosa strage di Piazza Fontana) e a Roma (attentati meno noti rispetto a quello di Milano, ma comunque con il ferimento di 16 persone), citate come “le bombe delle sei”.
Da qui in poi, la canzone si sviluppa su due piani: da un lato, il piano privato del singolo, dall’altro, quello collettivo.
Da un lato, si descrive una storia d’amore, che appare quasi come un’ossessione notturna; dall’altro, si dipinge la vita di Roma che scorre sullo sfondo, con le sirene delle ambulanze e delle forze dell’ordine, i genitori dei neonati che allattano e le nonne alla finestra, rappresentando tutti i protagonisti di quel momento della giornata in cui si sogna e si vivono drammi (e in cui è più facile cedere alle ossessioni).
La notte (prima degli esami) rimane comunque quella dei protagonisti, un viaggio attraverso le loro speranze e timori d’amore e le preoccupazioni per il futuro: “La matematica non sarà mai il mio mestiere / E gli aerei volano in alto tra New York e Mosca”.
Mentre i maturandi si sono appena lasciati alle spalle le prime due prove scritte dell’esame (18 e 19 giugno 2025, n.d.r.) e si preparano ad affrontare la prova orale, non ci resta che augurare a tutti loro un grandissimo “in bocca al lupo”, affinché tutto vada come desiderano e che tutti i loro sogni possano avverarsi!
Buona maturità 2025 a tutti!

Prossima puntata il 21 giugno