Orologio Data e Ora

IN… CHIAVE DI VIOLINO

THE DOORS . .25° episodio

Il 24 agosto 1966 segna una data storica: i Doors, con Jim Morrison, Ray Manzarek, Robby Krieger e John Densmore, varcano le porte dello Sunset Sound Recorders per registrare il loro debutto discografico, concluso in un incredibile record di soli sei giorni. Ogni singola nota di questo primo album ha contribuito a consacrare la band nell’immaginario collettivo, rendendola immortale. È infatti il disco che contiene classici come “Break On Through (To The Other Side)”, “Light My Fire”, “Soul Kitchen”, “The Crystal Ship”, “Back Door Man”, “Alabama Song” e “The End” — un patrimonio di successi racchiusi in un solo lavoro, un vero e proprio miracolo per un debutto.

I Doors provenivano appena dall’esperienza come resident band al Whisky a Go Go, da cui erano stati licenziati a causa di alcune intemperanze di Jim Morrison. «Il primo album è praticamente un concerto dei Doors,» dice Ray Manzarek, «poche sovraincisioni, quasi un live al Whisky a Go Go ma registrato in studio.» La storia di questo album si intreccia strettamente con quella del leggendario locale di West Hollywood, in California, dove tutto ebbe inizio.

Proprio al Whisky si svolse l’incontro decisivo con Jac Holzman, proprietario della Elektra Records, e Paul A. Rothchild, che sarebbe diventato il produttore di riferimento della band. È stato Arthur Lee dei Love a raccomandare Holzman: «Dai una possibilità a questi ragazzi». E così, nell’agosto 1966, i Doors si ritrovarono in studio per scrivere una delle pagine più importanti della storia del rock.

Le liriche intense di Morrison, la voce carismatica, i suoni innovativi di Ray Manzarek e l’energia di Krieger e Densmore hanno dato vita a un capolavoro che ancora oggi fa scuola. Tutto ebbe inizio da questo primo album, che segnò il loro ingresso trionfale nel mondo della musica e l’inizio di un’epoca indimenticabile.