Persio Flacco: nomina del direttore artistico tutto secondo le regole

In riferimento all’uscita su stampa dell’assessore Danti per la nomina fatta e non condivisa dall’amministrazione comunale per il nuovo direttore artistico del Persio Flacco, un lettore ci invia una lettera che pubblichiamo integralmente:

C’è ben altro di cui discutere!

L’Assessore Dario Danti, in chiusura di un suo intervento su fb, scrive che gli obiettivi comuni debbono essere la valorizzazione e la promozione di Volterra ed il suo sviluppo economico.
Come non condividere, da semplice cittadino che ama Volterra, tale affermazione? Se questo corrisponde però al suo reale convincimento, perché allora disperdere tempo ed energie in sterili polemiche sulla nomina del nuovo Direttore Artistico del Teatro “Persio Flacco”?
La polemica innescata dall’Assessore, origina dal fatto che, a suo dire, tale scelta non è stata condivisa dall’Amministrazione Comunale. Vorrei rispondere “mai lo è stata, nemmeno nel passato”, semplicemente perché non è previsto ed il Seggio, che delibera, è organo dell’Accademia dei Riuniti, storica, indipendente e benemerita, come scrive il suo attuale presidente Davide Arcieri.
Tale Seggio ha al suo interno rappresentanti di varie istituzioni cittadine e quindi non può mancare un Consigliere che rappresento l’Amministrazione Comunale, come infatti non è mancato, ed ha contribuito in questo caso a votare per un Direttore che ha riscosso la maggioranza.
Da volterrano, leggendo le varie dichiarazioni su fb, su qui news Volterra, su quotidiani, mi chiedo in cosa consista la scorrettezza da parte di un Presidente, Arcieri appunto, che si è premurato di informare Consiglieri e Soci dell’avvenuta nomina, ma ha informato anche l’Assessore Danti tramite whatsapp, considerando che Socio non è, ed il Sindaco tramite una mail istituzionale.
Il tutto, quindi, nel pieno rispetto della legalità e della trasparenza, da parte di un Presidente che a Volterra è conosciuto per aver sanato le finanze dell’Azienda pubblica di Servizi alla Persona “Santa Chiara”; se alcuni giornalisti hanno ritenuto di dover citare questo suo ruolo, mi sarei comunque aspettato che venissero spese “due” parole per ricordarne i meriti, perché io, come molti miei concittadini, quando ho saputo della sua nomina per il “Persio Flacco”, mi sono rincuorato perché sono stato certo c he la stessa passione, serietà, competenze, le avrebbe utilizzate per la nuova avventura.
Forse quella che segue è una maliziosità gratuita, anzi, me ne vengono in mente due: tutto questo recriminare, deriva dall’aver inutilmente ipotizzato un nome diverso quale Direttore Artistico? Se fosse quello il cui nome circola in città, è di persona validissima, ma di sicuro ha già tanto da lavorare, soprattutto ora che all’orizzonte sembrano prendere forma concreta altri progetti.
La seconda maliziosità si collega amaramente alla situazione che stiamo vivendo a Volterra in questo periodo: se discutiamo e polemizziamo sul teatro, stante il valore che esso ha e l’interesse che suscita, forse qualcuno finisce per distogliere l’attenzione dalla grave problematica legata al nostro ospedale ed alle nubi nere che si stagliano all’orizzonte, come pure dal silenzio assordante circa strategie che ci aspetteremmo da parte dell’Amministrazione sulla viabilità?!
Concludendo voglio però essere positivo ed augurarmi che si torni ai propositi iniziali di corretta collaborazione tra enti, anche e soprattutto in vista dei festeggiamenti per i 200 anni del nostro Teatro “Persio Flacco” di cui l’Assessore spero voglia divenire Socio: buon lavoro, dunque, a ciascuno per il proprio ruolo e le proprie competenze.

Lettera firmata

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