Ospedale: vogliamo chiarimenti

Il movimento civico “Per Volterra” ha chiesto ed ottenuto la convocazione di un Consiglio Comunale aperto, a fronte delle criticità emerse su più fronti nella sanità locale. A stupire è stata l’inerzia con cui non sono state affrontate. Il dirottamento delle urgenze ortopediche a Pontedera è un caso emblematico. Si è aspettato che il medico tornasse in servizio, mentre nel frattempo si è consumato un fatto grave, ossia che diversi interventi non hanno visto risposta nel nostro Ospedale, ma a quarantaquattro chilometri di distanza da Volterra, che peraltro ha già nel proprio circondario di competenza, realtà che distano più di un’ora dal proprio Pronto Soccorso. La stessa inerzia, per situazioni che rischiavano di passare sotto silenzio, c’è stata per il servizio di oculistica e per il duodenoscopio, trasferito a Pontedera. Se non avessimo sollevato alcuna di queste tre questioni, ma possiamo aggiungere i pensionamenti in atto, il protocollo pediatrico e le altre problematiche urgenti da risolvere, evidenziate anche da altri, tutto sarebbe passato sotto una coltre di silenzio. Dire che nessuno vuole chiudere l’Ospedale è assolutamente insufficiente, perché tutti lo diranno. Nessuno si presenterà mai, dicendo che lo vuole chiudere. Il rischio è uno stillicidio, la goccia che non si vede, o che si fa finta di non vedere. In realtà, se si vuole che l’Ospedale possa continuare ad essere l’ottima realtà che conosciamo, grazie ai suoi operatori e a chi continua a crederci, è necessario fare altro. Argomento chiave sarà l’accordo del 2017, non firmato allora dal Comune, sull’Ospedale, che prevedeva il taglio di almeno venti posti letto su cinquantuno e di cui l’attuale compagine al governo in città ha reclamato l’attuazione, in campagna elettorale. Ci sono alcuni aspetti positivi di quell’accordo invece, che non sono stati portati avanti dall’ASL, come quello di aumentare gli interventi chirurgici facendo di Volterra uno dei poli di area vasta, senza andare a discapito della possibilità di gestire le urgenze ortopediche e chirurgiche, nonché mantenendo il livello di complessità degli interventi.

Il tentativo di dipingere chi dice alla gente ciò che succede e chi chiede un confronto pubblico su questi temi, come sterile detrattore o come qualcuno che dice che il sindaco voglia chiudere l’Ospedale, è un diversivo che abbiamo già visto. Ripetiamo: passare sotto silenzio ciò che avviene, è la miglior copertura per lo stillicidio che rischia di esserci. Ci sono dei momenti, come questo, in cui se non si prendono decisioni, sarà poi difficile risalire la china. È arrivata l’ora che l’ASL sia chiara su ciò che si vuol fare a Volterra, per il Diritto alla Salute, ma anche per il lavoro che la sanità rappresenta, in un territorio che non può permettersi di perdere pezzi e di non garantire al meglio i servizi.

Movimento Civico Per Volterra

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