Candidatura per la Capitale della Cultura, Per Volterra: e adesso?

Apprendiamo oggi dalla stampa che la Città di Pisa, il capoluogo della provincia nella quale si trova Volterra, si candiderà a Capitale della Cultura Italiana per il 2021, presentando la propria candidatura in contrapposizione con quella presentata da Volterra.
Alla luce di tutto quello che è stato il percorso elettorale, mediatico e gestionale espresso anche in Consiglio comunale, crediamo che questo porti quanto meno ad alcune riflessioni che vogliamo evidenziare.
La prima sul lato politico. L’assessore Danti, Assessore alle culture scelto ed inserito nella giunta per dare una visione di apertura che permettesse un coinvolgimento anche della stessa Pisa, in realtà sembra non essere il rappresentante migliore per creare questo legame, ponendosi spesso come portatore di un “senso di rivalsa nei confronti di Pisa” per fini esclusivamente politici: un esempio su tutti, ma non unico, l’uscita della fotografia che l’Assessore e il Sindaco Santi hanno fatto seduti sulle scale del Palazzo Pretorio di Volterra mentre mangiavano un panino, in contrasto con quanto accaduto all’Assessore Danti a Pisa, a dimostrare che … a Volterra si può fare.
Non vorremmo che anche l’opportunità di capitale della cultura diventasse un “giocattolo” dell’assessore, mettendola sul piano personale e politico e mettendo in contrapposizione le due amministrazioni perché di colore diverso. Per questo non crediamo che Danti si stupisca di questa scelta da parte di Pisa, visti i trascorsi avrebbe dovuto aspettarselo.
Come Movimento Civico abbiamo sempre portato avanti l’idea della candidatura, fin dal programma elettorale, perché sappiamo bene i meccanismi e le possibilità che potremmo avere come Città e come territorio, e lo svilire un progetto che potrebbe veramente portare il bene per la città per beghe politiche non ci sembra il massimo della promozione. La proposta di Capitale avrà sempre il nostro appoggio, e preferiremmo che fosse liberata da questi contrasti “interni alla politica pisana” con i quali Volterra ha ben poco da spartire.
A questo aggiungiamo una riflessione sull’adesione al brand Terre di Pisa. Anche in questo caso, al momento della presentazione l’Assessore al turismo ce lo aveva presentato parlando di sinergie, di collegamenti, di opportunità: adesso abbiamo la prova che come “regia di un territorio” fa acqua da tutte le parti. Ci piacerebbe sapere e sarebbe interessante conoscere la posizione della camera di commercio su questo tema, che si trova nel suo interno due città che si presentano per la stessa candidatura. Chi appoggeranno? E le aziende volterrane che sono dentro Terre di Pisa con quale candidature si agganceranno? Volterra o Pisa? Che ne pensano i tre Assessori pisani su questo?
Più volte abbiamo sostenuto che la collocazione naturale di Volterra sia nell’Ambito Turistico di Terre di Val d’ Elsa e dell’Etruria Volterrana e questa diatriba sembra sottolinearlo.
In fine un appello all’Amministrazione, chiedendo che quel dialogo che è da sempre stato il suo brand sia attuato, perché questa occasione dimostra che in realtà non c’è. In questa occasione Volterra si trova isolata dal resto del territorio e, probabilmente, una discussione preliminare quanto meno a livello di provincia, sarebbe stata opportuna. Per adesso sembra che l’azione messa in campo per questo progetto non si sia basata su un dialogo effettivo e che la contrapposizione di Volterra e di Pisa sulla stessa candidatura per lo stesso anno, non sia la massima espressione di quanto sbandierato. E del resto crediamo che le collaborazioni debbano andare nell’interesse della Città e non nel senso di affinità o contrasti derivanti dalla natura politica delle istituzioni di riferimento. Altrimenti ci viene da pensare che si avevano più rapporti quando, a detta della maggioranza, “si era isolati” perché eravamo civici.
Noi crediamo in questo progetto e la nostra volontà è che si possa lavorare sul contesto e sul merito, magari creando collaborazioni vere proprio in ambito istituzionale.
Crediamo in questa candidatura e pensiamo che la Città di Volterra non meriti un duello politico di questo tipo.
Noi ci siamo e vogliamo veramente che Volterra abbia tutte le possibilità per essere la Capitale Italiana della Cultura 2021.

Gruppo Consiliare Per Volterra

Condividi l'articolo

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *