Roberta Benini entra nella questione sanità dopo la nota del Fp-Cgil

Leggiamo con preoccupazione il comunicato del Fp-Cgil in merito all’incontro “tecnico-politico” sul tema Sanità in Alta Val di Cecina.
La prima preoccupazione è legata all’assenza della politica: del Sindaco Santi in primis, ma anche della Società della Salute che, a differenza di quanto assicurato, sembra non stiano seriamente prendendo in carico il problema del mantenimento di tutti i servizi dell’Ospedale di Volterra e del modello complessivo costituito da un Unicum proprio tra Ospedale, Auxlium Vitae, Inail, Rems, ASP Santa Chiara e sanità penitenziaria.
Le altre riguardano il concetto di “rimodulazione”, che appare sempre più come un vero e proprio taglio.
In base a quanto emerge dal comunicato la “rimodulazione di 8 posti letto in Chirurgia” di fatto sottrae posti letto alla chirurgia complessa per destinarli alle cure intermedie e al rafforzamento della Casa della Salute (attività dei medici di medicina generale).
Desta preoccupazione che questa azione possa portare il nostro Ospedale sotto la soglia dei 50 posti letto, operando quindi quel declassamento che in questi anni si è sempre cercato di evitare.
In questo contesto è ancora più assordante il silenzio della politica locale e del Sindaco Santi il quale, con la sottoscrizione del documento del 25 novembre scorso, avrebbe aperto le porte all’attuazione di quell’insensato scenario previsto nel protocollo del 2017, mai firmato da Volterra.
La richiesta di chiarezza avanzata dal Sindacato non può e non deve rimanere inascoltata, soprattutto quando questa rimodulazione “potrebbe modificare l’assetto dell’ospedale configurandosi in qualcosa d’altro, molto più vicino ad un ospedale di comunità”, con “ricadute sul personale ed assetti organizzativi tutti da definire”.
Ci associamo inoltre alle preoccupazioni sulla tutela delle attività chirurgiche, sul recupero degli ambulatori e sul problema degli specialisti, sottolineando quello già evidenziato nel consiglio comunale aperto del settembre scorso: ad oggi i reparti sono tenuti da pochi professionisti di livello (due chirurghi in ortopedia e tre in chirurgia) che danno il massimo per garantire un servizio ed un’attività pienamente adeguate.
Anche in questo senso la capacità di programmazione dell’Azienda e l’intervento pressante della politica potrebbero fare molto. Peccato che in questo contesto sia mancato l’uno e l’altro.
Appoggiando in pieno le preoccupazioni del Sindacato, continueremo a fare di tutto perché l’Ospedale di Volterra rimanga un punto di riferimento ed un “vero Ospedale” per tutta la Val di Cecina.
Roberta Benini
Per Volterra

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