Moschi ringrazia Striscia

Il capogruppo di Uniti per Volterra

La sera del 15 april, la trasmissione Striscia la Notizia trasmette il servizio intitolato “Volterra e l’Ospedale senza Terapia Intensiva”. Di seguito Paolo Moschi, capogruppo di Uniti per Volterra, esprime il suo ringraziamento ai giornalisti della nota trasmissione Mediaset: “Voglio ringraziare Striscia la Notizia e Chiara Squaglia per il servizio presso l’ospedale di Volterra. Non si tratta di un fulmine a ciel sereno, ma di un intervento voluto e da noi richiesto. Il nostro territorio vive in una condizione di disagio importante, non paragonabile a quello dei circondari a noi vicini. Il tema della Salute è un diritto costituzionale, ma purtroppo in molti fanno finta di non sentire.
Cosa manca principalmente al nostro Ospedale, che pur conserva delle eccellenze, per essere appetibile, funzionante, e sopratutto sicuro al 100%?
Manca la Terapia Intensiva. Una unità operativa che un tempo fu presente a San Lazzaro, ma che pian piano è stata ridotta (mentre quella del Lotti cresceva) fino a cessare di esistere come reparto.
Recentemente abbiamo sentito della disponibilità della Fondazione CRV a finanziare un reparto che potrebbe essere ospitato in Auxilium Vitae.
Ed in particolare abbiamo assistito all’unità dei Sindaci del territorio nel richiedere questo reparto, così vitale.
Adesso serve veramente prendere in mano la situazione: indietro non si torna!
Grazie a Striscia il problema dell’Alta val di Cecina, isolata, senza strade, e con una sanità precaria, ha avuto un eco nazionale.
Non possiamo disperdere questa attenzione.
Non sono ricevibili le risposte del primario dell’ASL Nord Ovest dott. Cellai, il quale sostanzialmente ci ha detto che a Volterra la terapia intensiva non serve (il punto di vista pisano è noto), che si può volare con gli elicotteri (e quando non volano?) e che ci daranno 20 posti di cure intermedie. Queste “cure” non sono certamente posti letto per acuti, per cui rischiamo di vedere ulteriormente decurtato il nostro ospedale! Il nostro territorio non può permetterselo.
Non possiamo accettare ulteriori tagli! Per noi inoltre Cellai non aveva titolo a rispondere: la risposta ce la devono o la Casani, direttrice ASL o la Regione Toscana. Non si nascondano dietro gli abiti bianchi di un dottore, un loro dipendente. Ci dicano apertamente le loro idee sul nostro territorio.
Almeno sapremo bene con chi avremo a che fare, e potremo insieme valutare la legittimità degli atti. Noi questa battaglia la dobbiamo fare, ma tutti uniti come territorio, senza primedonne e senza ipocrisie.
Non possiamo permetterci il lusso di perdere: un territorio privo della sanità di base, sarà destinato non solo a perdere ulteriori abitanti, ma anche il restante turismo che, mai come quest’anno, capiamo quanto sia precario.”

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