SOS Volterra contro il “trabocchetto”

Il gruppo in difesa dell'Ospedale ribadisce la necessità di più risorse per la sanità volterrana

SOS Volterra commenta il servizio apparso il 15 aprile durante la trasmissione “Striscia la Notizia”, puntando il dito sull’ambiguità del “potenziamento” dell’Ospedale di Volterra: “Il servizio su Striscia La Notizia che punta i riflettori sull’Ospedale di Volterra, è stato, purtroppo, pericolosamente e definitivamente illuminante, sul vero piano in atto. Dopo aver perso tutti i treni possibili per avere un ruolo, anche solo come supporto alle terapie intensive accogliendo pazienti no Covid, si viene ora a scoprire, in fondo al servizio di Striscia, che l’Ospedale verrà “potenziato” non attraverso l’apertura di un reparto di rianimazione, ma con posti di cure intermedie. Questo genere di “potenziamento” ci era già stato propinato con la firma, avvenuta appena prima dell’emergenza Covid, di uno sciagurato protocollo col taglio di otto posti letto, che farebbe scendere per la prima volta il nostro Ospedale sotto quota 50 posti letto. L’esatto contrario di ciò che serve per una ipotetica Rianimazione o una Terapia intensiva.”

Dietro all’idea di poteziamento, sostiene l’associazione, una “trabocchetto” per depotenziare l’Ospedale: “Chi è che non è d’accordo a parole di fronte ad un potenziamento? Purtroppo poi in realtà contano gli atti, che crudamente il dirigente ASL ci ripropone, come una vera e propria doccia fredda. Esattamente quello che denunciava SOS, si sta pericolosamente avverando. Nel frattempo non è stato minimamente potenziato l’organico della Chirurgia, né quello dell’Ortopedia. La Regione ha quindi già deciso, con l’avallo dell’amministrazione comunale locale, e non si nasconde certo dietro ad un dito. Non possiamo quindi accettare, nel modo più assoluto, le dichiarazioni fatte in fondo al servizio, in cui si dice chiaramente che vi sarà il “potenziamento” non colla rianimazione, ma attraverso le  cure intermedie, al posto di letti ospedalieri.”

Un depotenziamento proposto, sottolinea SOS Volterra, dal comune stesso: “Tutto questo però non dipende dal Fato o dal destino avverso, ma dal fatto che la soluzione sia stata servita alla Regione su un piatto d’argento direttamente dal nostro territorio, col famoso progetto di “rimodulazione”. SOS Volterra richiede quindi, come prima cosa, per poter parlare davvero di un potenziamento dell’Ospedale, il blocco immediato dello sciagurato progetto volto a realizzare cure intermedie al posto di degenza ospedaliera chirurgica e ortopedica. Serve, e serve subito, la dichiarazione della chiusura del nefasto progetto. Secondo punto, che, come si è dimostrato fattibile in emergenza, si assuma, subito, il personale necessario per riportare il numero degli Ortopedici e dei Chirurghi quello che era, ossia di cinque e sette, anziché gli attuali due e quattro. Terzo punto, attivare, subito, il percorso per la Rianimazione a Volterra, senza giri di parole o uso di “armi di distrazione di massa”. Chi volesse donare anche un piccolo contributo, al nostro progetto “La posa della prima pietra” può farlo a questo link o sull’IBAN IT28 Q063 7071 2210 0001 0083 903.”

 

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