SOS Volterra: ” si va a cambiare tutto per non cambiare niente “

Un quadro paradisiaco, non c’è che dire. Si susseguono infatti in questi giorni comunicati su stampa e resoconti online di strabilianti miglioramenti per il nostro Ospedale, con l’annuncio di una “ciliegina” che addirittura vede più di 500.000 euro stanziati per gli spostamenti da fare..
Abbiamo seguito questi annunci e più o meno tutta, anche la recente trasmissione radiofonica su Radio Robinson (eravamo 4 amici al bar…Robinson), sulla sanità, successiva a quella cui ha partecipato il nostro presidente.
Non vorremmo spaccare il capello in quattro, ma ci paiono di tutta evidenza alcuni punti, in parte da noi già illustrati, che estendiamo anche ai mirabolanti risultati che vediamo decantare ogni giorno:
1) la favola dell’aumento dei posti letto, andando a sommare le cure intermedie (che non sono Ospedale) è stata smentita in diretta radiofonica, ma continua imperterrita a circolare
2) si è in qualche modo preso atto che è paradossalmente grazie al Covid, come diceva SOS, che la soglia dei 50 posti (resa nota da noi e derisa in un primo tempo da molti) non viene intaccata
3) che di fronte al problema più evidente, segnalato da più parti, relativo all’attuale situazione di oncologia, chi ci rappresenta parla di rassegnarsi, nel caso i tecnici la diano come soluzione buona
4) il macchinario di chirurgia vertebrale (costato quasi un milione di euro, mentre ora sembra che con complessivi 500.000 e spicci, si possano far miracoli più o meno in tutto l’Ospedale) è ripartito grazie ai medici del nostro Ospedale, che sono ridotti in due, mentre prima erano cinque. Tra l’altro, diventa una notizia la normalità, ossia che un macchinario che fino a ieri ha funzionato, non venga abbandonato in soffitta
5) che il problema della carenza strutturale dei medici, chirurghi ed ortopedici, viene considerato un problema del sindacato e non una cosa di cui ci si deve occupare in prima persona, per riportare da quattro a sette i chirurghi e da due a cinque gli ortopedici
6) che la subintensiva ce l’abbiamo già con l’Utic e che quindi non ci venga venduto ciò che già abbiamo (la subintensiva a Volterra) solo perché si mettono gli anestesisti al posto dei cardiologi (la guardia attiva è sempre stata richiesta, ma in senso complementare e non certo alternativo alle garanzie esistenti adesso). Volterra chiede l’intensiva a gran voce, mentre con circa 600.000 euro, e quasi con fare gattopardesco, si va a cambiare tutto per non cambiare niente, col risultato evidente, quello si, di ridurre tutto l’Ospedale in un singolo padiglione.

SOS Volterra

Condividi l'articolo

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *