L’incontro pubblico tenutosi a Casa Torre Toscano con i vertici della Società della Salute della Valdera e dell’Alta Val di Cecina è iniziato, come prevedibile, con una ampia trattazione delle linee programmatiche presenti nel piano sanitario, già siglato e quindi con validità per i prossimi anni. Si è fatta una disamina dell’esistente a Volterra e si è fornita una visione di futuri potenziamenti e miglioramenti dei servizi. Fin qui tutto bene. Andiamo però a vedere la realtà ed in quali condizioni sia gestita e la situazione appare ben diversa, come hanno fatto notare numerosi interventi e dichiarazioni dei presenti: dire che il poco che è rimasto va bene è un eufemismo; il personale numericamente ridotto che opera in ambito sanitario fa del suo meglio, spesso meglio che in altre realtà, ma non può coprire in modo ottimale tutte le necessità, pur ridimensionate dallo spostamento delle utenze verso altri ospedali e presidi operato in fase di prenotazione. Come qualcuno ha detto quello di Volterra è un grande ospedale ma è impoverito dentro fino ad essere divenuto piccolo, con il rischio di divenire sterile e secco. Notevoli forze erano state investite in sale diagnostiche e operatorie in grado di affrontare quasi tutte le specialistiche: adesso sono sottoutilizzate e finanche impoverite di strumenti che hanno preso altre residenze. Contemporaneamente non si è provveduto a potenziare il territorio: anche se qualcuno va a fare operazioni chirurgiche altrove non è che poi trova almeno una ottimale risposta nei servizi del territorio, anch’essi dotati di poco personale, poche risorse, tardive risposte: chi non ha avuto la necessità di lettini tipo ospedale, materassi antidecubito, carrozzelle, pannoloni, sedute di riabilitazione, visite di controllo: quanto c’è da interessarsi per avere queste cose ricevendole quasi sempre quando potrebbero non servire più? Vengono snocciolati programmi e investimenti: quante volte ciò è successo senza un seguito efficace? Ma viene un’altro interrogativo: tra poco inizia un lungo periodo di festività e probabilmente di assenze per ferie ( forse anche di malattie, vista la stagionalità di influenze e malanni). Si ripeterà un copione già visto di sospensione delle attività sanitarie come durante questa estate?
Marzio Innocenzi
Consigliere Comunale Volterra