Dopo che il dottor Marzio Innocenzi, consigliere di minoranza a Palazzo dei Priori, e in questo caso medico di famiglia della persona interessata, aveva reso noto la vicenda della ragazza volterrana investita sulle strisce pedonali nella zona del Gioco Nuovo, sabato 30 novembre, e pur senza nessuna ferita o trauma o frattura era stata trasportata dall’ambulanza al pronto soccorso di Pontedera, c’era stata la risposta della ASL Toscana Nord Ovest che con questo comunicato diceva: “In merito al caso segnalato da un consigliere comunale di Volterra su una ragazza investita da un’auto sulle strisce pedonali subito fuori dalle mura di Volterra, l’Azienda USL Toscana nord ovest fa presente che la giovane di 17 anni in realtà è stata portata all’ospedale di Volterra e non a quello di Pontedera. Non si capisce, quindi, come si possa essere diffusa questa “fake news” senza alcuna corrispondenza con il reale svolgimento dei fatti. La ragazza, che ha riportato una frattura, è infatti stata gestita per tutto il suo percorso a Volterra”. Peccato che il fatto a cui si riferisce il comunicato della ASL sia diverso da quello preso in esame da Innocenzi. In effetti martedì 4 dicembre un’altra ragazza è stata investita sempre sulle strisce pedonali ma nella zona di Sant’Alessandro, questa è stata sì portata al Pronto soccorso di Volterra dove è poi stata curata per una frattura al tallone e venerdì 7 dicembre dimessa.
Morale l’Asl pare abbia “toppato” su due distinte vicende, così all’accuse mosse dall’Azienda al medico/consigliere di diffondere fake news Innocenzi risponde: “E’ acclarato che l’infortunata in questione è stata investita il 30 novembre al Gioco Novo e non è e non ha alcunché a che vedere con altro simile incidente stradale a Volterra. Di conseguenza l’accusa di mettere in giro fake news ricade esattamente su chi mi ha risposto in modo frettoloso e impreciso sbagliando tutto (fortuitamente o meno non lo so: è certo che non ha lavorato in modo degno accusando a vanvera persone serie) Bastava informarsi meglio e in ASL non era difficile. E’ confermato che la ragazza in questione è stata portata a Pontedera a quaranta chilometri di distanza con autoambulanza e pare ASSOLUTAMENTE SENZA VALUTAZIONE MEDICA AL PRIMO SOCCORSO E TANTOMENO CON MEDICO A BORDO NEL TRAGITTO. Quello che era stato chiamato pit stop a La Rosa in realtà era la (prima!!?) valutazione medica diretta, e da lì in poi è proseguito il viaggio SENZA MEDICO A BORDO. La malcapitata dal pomeriggio ha fatto lunghe ore di attesa per effettuare gli esami radiografici necessari solo dopo oltre tre ore dal suo arrivo. LA sfortunata figliola ha passato tutta la notte in un corridoio senza la minima assistenza che non fosse quella dei genitori, che le hanno fornito una giacca per ripararsi dal freddo. A questo punto credo che l’ASL (mi piacerebbe saper chi risponderà, visto che io ci metto nome e cognome) e di cui mi onoro di essere piccola parte, dovrebbe non chiudersi a riccio, ma chiarire, evidenziare le pecche e gli errori per non rischiare di ripeterli, e dovrebbe chiedere scusa al sottoscritto, offeso come persona, come professionista e come rappresentante politico, ma soprattutto alla malcapitata e alla sua famiglia, oltre a spiegare ai cittadini quali protocolli siano stati applicati nel caso specifico, senza una reale emergenza ( meno male per la ragazza, perché un viaggio fino a Pontedera con un rischi di grave trauma cranico/spinale o addominale l’avrebbe probabilmente messa a rischio vita). Gravissimo iter sarebbe stato in quel caso; in caso opposto, lievi traumi: perché dribblare Volterra?”