Ora interviene la famiglia

Ancora strascichi sulla vicenda della ragazza portata a Pontedera e non al pronto soccorso di Volterra

Sulla vicenda della giovane volterrana investita e trasportata al pronto soccorso dell’Ospedale “Lotti” di Pontedera, anziché a quello di Volterra, dopo le prese di posizione del dottor Marzio Innocenzi, medico della giovane e consigliere comunale di opposizione (UPV), ecco che ora sono i familiari ad intervenire. Lo fa il padre della ragazza, Roberto Costa che in una lettera afferma: “Sono il genitore della ragazza che ha avuto la sfortuna di salire sulle cronache volterrane per un incidente stradale. Mia figlia si chiama Irene Costa e il pomeriggio del 30 novembre è stata colpita da un’auto mentre attraversava le strisce pedonali al Gioco Nuovo a Volterra. Devo fare chiarezza e non posso che dare ragione al Dottor Innocenzi nelle sue affermazioni, confermando tutto quello che ha riferito. Una telefonata e una corsa a Pontedera con il cuore in gola e poi, una ragazzina in attesa su una barella in un Pronto soccorso molto affollato. Non è stata subito sottoposta ai raggi X perché fortunatamente non pareva grave, ma è stata trattata veramente male, con attese, risposte parziali, e nuove attese durante tutta la notte in un corridoio freddo e senza che qualcuno si preoccupasse di lei, al punto di darle noi genitori una giacca per ripararsi.
Mi domando: questo è il modo civile di soccorrere una persona? Perché mia figlia è stata portata a Pontedera senza essere visitata da un dottore se non era a rischio di vita? E se foss stata a rischio di vita perché non è stata portata con Pegaso vista la distanza e i possibili ulteritori rischi di un tragitto su strada? Chi ha deciso e perché senza vederla? Se i soccorritori avessero riferito male alla centrale cosa aveva, chi si accollava la colpa del viaggio? Ma il Pronto Soccorso di Volterra è inutile?
Esigo una risposta chiara e come me la mia famiglia e gli altri volterrani”.

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