La Regione ha riconosciuto il Distretto Rurale della Val di Cecina

In tempi record il progetto di governance territoriale prende la sua veste ufficiale

E’ ufficiale: la Regione, per mezzo di un decreto dirigenziale, ha approvato il progetto del distretto rurale della Val di Cecina. In tempi record, dunque, il progetto di governance territoriale prende la sua veste ufficiale, con il via libera regionale che è giunto in anticipo rispetto ai tempi dettati lo scorso settembre dall’assessore regionale all’agricoltura Marco Remaschi. Il futuro prossimo è già scritto: nel mese di gennaio si riunirà a Guardistallo l’assemblea del distretto rurale, che avrà il compito di sviscerare i primi passi fondamentali, ovvero la natura giuridica, l’atto costitutivo e l’organigramma. La sede legale del distretto rurale dell’Alta Val di Cecina avrà come quinta il quartier generale della Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra, grazie alla disponibilità data dal presidente della Fondazione Roberto Pepi. Intanto fervono i primi progetti in sinergia perché proprio oggi, grazie al sodalizio fra Cia e Confesercenti Toscana Nord, arriva un workshop organizzato in collaborazione con il distretto rurale e che metterà al centro i temi di un patto fra ristoratori e produttori agricoli di qualità, il giusto riconoscimento delle produzioni agricole locali ed il valore aggiunto  in tutti gli attori della filiera (agriturismo Serraspina, Volterra, oggi alle 15). “E’ stato presentato un progetto con un grande coinvolgimento dei territori, delle istituzioni, del mondo agricolo e non solo – commenta l’assessore regionale all’agricoltura Marco Remaschi – il distretto rurale è un progetto di crescita territoriale di cui beneficerà l’intera zona: non solo l’aspetto rurale, ma anche il paesaggio e le attività che qui insistono. La rivitalizzazione di un’area, che non è certo minore, è il filo conduttore del distretto. In Val di Cecina si è respirata una grande aria di condivisione ed il progetto, approvato con un leggero anticipo da parte della Regione, ingloba i cardini di valorizzazione e sostenibilità ambientale, economica e sociale. Un modello da emulare in altri territori”. Dopo il riconoscimento regionale, il distretto rurale della Val di Cecina sarà protagonista di un altro passaggio, ovvero il riconoscimento come distretto del cibo da parte del ministero. “Si respira un gran fermento – dichiara il coordinatore del distretto rurale Stefano Berti – stiamo riscontrando un interesse generale di altri soggetti pronti ad aggregarsi al distretto rurale. Ringraziamo la Regione e l’assessore Remaschi e continuiamo a rimboccarci le maniche perché il distretto sia, adesso che è stato formalmente riconosciuto, un promotore ed un facilitatore fra gli interessi di varia natura del territorio”.

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