In 50 anni il 40% di popolazione in meno. Di chi è la colpa?

L'intervento dell'associazione SOS Volterra denuncia un incredibile calo demografico

Siamo soliti dire che non possiamo guardare il passato ma il futuro. E’ però vero che tutti noi siamo figli di un passato ed il  presente del nostro territorio è spesso diretta conseguenza di decisioni politiche prese nei decenni passati. Vediamo alcuni dati.

Volterra nel 1951 aveva 17840 abitanti (wikipedia) era la ventiseiesima città più popolosa della toscana tant’è vero, che chi ha qualche capello bianco, si ricorderà che nel dopoguerra si pensava che Volterra potesse addirittura diventare provincia.  In media la popolazione della toscana da quell’anno al 2011 è cresciuta del 13% vale a dire che se oggi la nostra Città fosse cresciuta di quella percentuale dovrebbe essere ben oltre i 20.000 abitanti. Ci vuole poca immaginazione per capire come il peso di tale popolazione avrebbe influito sulle politiche nazionali e regionali in altro modo di come invece è stato fatto.

Dal 1961 al 2001 la nostra Volterra ha perso qualcosa come 6674 abitanti! (wikipedia) Non vi sono paragoni con altri centri simili a noi; pensate che dal 1951 al 2011 Colle Val d’Elsa è cresciuta del 76% avendo oggi oltre 21.000 abitanti  nel 1951 ne aveva poco più di 12.000; Pontedera è cresciuta, sempre in termini di popolazione del 30%, aveva poco più di 19.000 abitanti nel ’51 e nel 2011 era quasi a 25000, Ponsacco del 121% nel 1951 aveva meno di 7000 abitanti e nel 2011 più di 15.000. Ci sono  Città che hanno avuto un decremento nel corso del tempo come San Gimignano e Massa marittima ma ben lontani dalle percentuali nostre, tra l’altro la Città delle torri dal 1991 è di nuovo in crescita e anche Massa Marittima dal 2001 è di nuovo in crescita. Unico esempio che continua ad essere negativo è Cortona con una perdita di abitanti dal 1951 del 32%. Sapete qual è invece la percentuale di perdita di popolazione del nostro poggio dal 1961 al 2011? IL 40%, solamente dal 1961 al 1981 sono state perse 3828 persone!
Quando si viene a dire che oggi c’è crisi e ovunque si tagliano  servizi, non si tiene conto che qualche poco lungimirante politico comunale, provinciale e regionale per non dire nazionale si è guardato bene di sviluppare il nostro territorio quando la crisi non c’era e gli altri crescevano in popolazione e servizi. Oggi ci vengono a raccontare la favolina  che c’è la crisi e che bisogna tagliare anzi razionalizzare. Noi però abbiamo già dato abbondantemente, prima, quando la crisi non c’era, c’hanno massacrato e ora, visto che i numeri in termini di popolazione sono esigui, dato che “c’hanno levato anche le mutande”; vorrebbero toglierci anche quello che è rimasto! È un giochino che non torna! Nel secolo quattordicesimo Volterra fu dimezzata dalla peste; ecco lo stesso risultato l’ha fatto chi in quegli anni ha governato a vari livelli Volterra.  Il risultato è che nel 2011 Volterra era l’ottanteseiesima Città come popolazione della toscana! Da 26 a 86 in sessant’anni come si dice “è tanta roba!” della serie come perdere sessanta posizioni in sessant’anni..Quelli detti fino ad ora sono numeri che certo ci fanno riflettere ma quello che è più grave è che pian piano il nostro modo di pensare è cambiato ci hanno messo in testa che a “Volterra non si può” ..non si può avere delle strade degne di questo nome, non si può avere l’ospedale, non si può avere una ferrovia, non si può..proprio non si può, e a forse di non si può hanno ridotto Volterra nelle nostre teste a un piccolo borghettino di campagna, dove è meglio fuggire appena si può e andare a vivere in quei centri dove se esci di casa nemmeno l’aria è buona da respirare. Negli ultimi anni Volterra ha saputo alzare la testa più volte lo ha fatto riempendo le piazze contro i tagli in sanità, protestando per una viabilità migliore, protestando contro quell’infame accordo della Solvay e in tante altre occasioni Volterra ha rialzato la testa. Se però qualcuno è convinto che “a Volterra non si può” faccia un giretto per le nostre chiese, alzi il capo e guardi il nostro palazzo comunale, faccia un giretto al teatro romano e ora anche all’anfiteatro..e poi due passi con la testa in alto per guardare i nostri palazzi, i nostri musei. Tutta questa “roba” ce l’hanno lasciata persone, gente come noi che, incredibile a dirsi oggi, ha sempre pensato in grande  la nostra Volterra. Una Città diventa piccina in primo luogo quando non viene difesa da chi ci vive e soprattutto quando diventa piccina nella testa dei propri abitanti.

SOS Volterra

Condividi l'articolo

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *