I posti letto non si toccano

L’ospedale di Volterra è attualmente in un limbo. Dal quale sembra non si voglia far uscire. Ma se la soluzione deve essere una riduzione di 8 posti letto per la chirurgia per adibirli alle cure intermedie noi non ci stiamo, e faremo sentire forte il nostro dissenso.

L’ortopedia, che era un’eccellenza e aveva fino a poco fa numeri superiori a Cecina o Piombino, è stata ridotta da 4 medici, previsti in organico a 2, perdendo perfino il primariato. In Chirurgia sono rimasti invece in 3. Cosa vuol fare la Regione Toscana? Che fine ha fatto l’impegno per la chirurgia minore da fare a Volterra per snellire le liste d’attesa di Pisa e Valdera? Come l’Azienda intende rimediare alla mancanza di personale? Non dovremo mica attendere l’esito delle elezioni regionali per saperlo? La sensazione è che si voglia far diminuire i numeri dell’ortopedia per poi avere una scusa per proporre-introdurre dei letti di cure intermedie, tagliando ulteriormente il già depauperato ospedale di Volterra.
Le cure intermedie al massimo potrebbero rappresentare un elemento in più, ma che non c’entra nulla con gli attuali posti letto. Ricordiamo a tutti che se scendiamo sotto i 50 posti letto, e ci siamo vicini, il nostro ospedale sarà declassato, a un qualcosa di simile a un ospedale di comunità.
Noi gridiamo un forte NO a ogni taglio di posti letto, e ricordiamo che un nuovo taglio all’area chirurgico ortopedica significherebbe un indebolimento del Pronto soccorso nonché un colpo letale per l’Ospedale dell’Alta Valdicecina.
Anche un solo posto letto è impensabile da tagliare, perché il barile è già stato raschiato. A meno che si voglia, e a questo punto lo si deve dire chiaramente, portare a esaurimento l’ospedale di Volterra.
Antonella Bassini e Sergio Giacomi
Lista Civica Uniti per Volterra

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