Per Volterra Capitale della Cultura 2021

Il sindaco di Guardistallo chiede comunione d'intenti

Se davvero dovessimo scegliere una capitale della cultura, non vedo perché non indirizzarci su Volterra.
Volterra del resto è tra le città più antiche di tutta l’Italia.
Volterra fa parte della nostra cultura già dal tempo degli etruschi.
Inutile rammentare che il primo Papa dopo San Pietro di San Lino, volteranno.
Non voglio nemmeno raccontare le qualità artistiche di Volterra.
Da Sindaco della provincia di Pisa, mi aspetterei che tutti i comuni, in particolare Pisa, sostenessero Volterra.
Mi aspetterei proprio che Volterra fosse sostenuta come punto di congiunzione tra il porto di Livorno, l’aeroporto di Pisa e perché no, dell’arcipelago maremmano.
Un fulcro incredibile dove far vivere un insieme di territori.
Un punto di coesione tra 4 province.
Mi aspetterei uno slancio di altruismo, genuino e vero, per il bene di un grande territorio.
Un centro di gravità permanente di un complesso più ampio.
Da Sindaco mi aspetterei, almeno questa volta, una grande comunione di intenti per uno scopo comune.
Non la centricità cinica Fiorentina, ma l’altruismo livornese e la democrazia della Repubblica Pisana.
È il momento di fare massa critica, per questo Guardistallo, piccola grande roccaforte, avamposto volterrano affacciato sul mare, punto di congiunzione tra il mar dei tirreni e il territorio Pisano, chiedi in tutta la sua umiltà, che tutti i sindaci di Pisa e di Livorno, che i presidenti delle province di Pisa, Siena, Grosseto e di Livorno, sostengano con forza e in maniera inequivocabile Volterra ad unica vera e storica città di cultura.
Tutti gli altri comuni grandi e piccoli vivrebbero in maniera armoniosa di questa grande gioia.
Forse ingenuamente spero in un grande gesto di comprensione e di altruismo come solo Kinzica de’ Sismondi seppe dare.
Sandro Ceccarelli – Sindaco di Guardistallo

Condividi l'articolo

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *