Il Coronavirus mette a rischio il tessuto economico volterrano

Il Gruppo Consiliare Per Volterra propone una ricetta contrastare i danni al turimo e all'indotto causati dall'emergenza

Oggi gran parte dell’attenzione sul Coronavirus, soprattutto fuori dalle zone rosse, è legata alla prevenzione e all’aspetto sanitario. Ma c’è un effetto indiretto che riteniamo altrettanto importante e che pian piano sta venendo fuori: le ricadute che questa situazione sta procurando e produrrà sul turismo ed alle attività produttive.
Volterra e una Città turistica e già in questo periodo abbiamo visto che gli effetti negativi stanno arrivando: meno presenza nei musei, meno prenotazioni, disdette e cancellazione di gite scolastiche.
È notizia attuale che anche fiere internazionali dove partecipava Toscana Promozione sono state sospese. Una disfatta per la promozione del nostro territorio.
Se queste sono le premesse il 2020 sarà ricordato tra anni più brutti dell’ultimo decennio.
Crediamo che sia importante correre ai ripari, il prima possibile, per evitare o quanto meno limitare i danni.
Ci saranno ripercussioni per le attività produttive, tutte quelle legate al turismo, che a Volterra sono la maggioranza, senza considerare l’indotto e i posti di lavoro stagionali. La domanda che in molti ci fanno in questi giorni, preoccupati dall’andamento locale e nazionale è: cosa si può fare a livello locale?
Potremo ipotizzare di operare in soluzioni straordinarie, magari di concerto con le Associazioni di Categoria.
In primis si potrebbe pensare ad una riduzione della Tari per le attività turistiche o quanto meno aumentare la possibilità di dilazionare il pagamento.
Offrire servizi ai turisti tramite le strutture ricettive, come per esempio: dotare di biglietti gratuiti per le strutture museali a chi rimane da noi oltre i tre giorni; pensare ad ingressi gratuiti nei poli museali in alcuni giorni della settimana; bloccare la tassa di soggiorno ad un euro simbolico e riversarli interamente, soprattutto la parte corrente, nella promozione e negli eventi per attirare gente.
Un’altra misura da prendere in considerazione potrebbe essere quella di ridurre i parcheggi o addirittura renderli gratuiti dalle 15 in poi e il week end gratuiti.
Tutto questo potrebbe essere possibile anche grazie ad un’azione unitaria dei Comuni Toscani, prendendo come spunto i Comuni che hanno firmato l’appoggio alla candidatura a Capitale Italiana, di un documento da portare in Anci. In questo momento dobbiamo guardare avanti con fiducia ma con l’attenzione che questo problema ci pone.
È doveroso un aiuto alle attività ed agli esercizi commerciali sui quali potrebbero ricadere gli effetti negativi del problema sanitario.
Speriamo che il Comune abbia intenzione di intervenire.

Condividi l'articolo

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *