Rianimazione a Volterra: prosegue la raccolta fondi

La campagna è promossa da SOS Volterra

La raccolta fondi promossa da SOS Volterra per una Rianimazione a Volterra, in pochi giorni, ha già superato quota 1.500 euro su un obiettivo iniziale, quello per una metaforica “prima pietra”, fissato a diecimila euro. Il tutto è avvenuto attraverso grandi e piccole donazioni, con un numero di visualizzazioni dell’iniziativa già dal primo momento, davvero entusiasmante. Per chi ha donato o ha intenzione di farlo, vogliamo confermare che il nostro obiettivo è concreto e realizzabile, possibilmente attraverso una modalità innovativa, che veda protagonista Auxilium Vitae, con la sua competenza ed esperienza, assieme all’Ospedale della città e del Territorio. La nostra proposta è stata rilanciata con forza dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra e successivamente è stato annunciato che l’assistenza in area critica nel Volterrano, sarà oggetto di uno studio di fattibilità. I presupposti quindi sembrano pian piano emergere, ma non basta certo dire che vogliamo posti di rianimazione/terapia intensiva per averli, o rivendicare di averlo detto per primi, quando ci sono in realtà articoli che già nel 2008 – 2009, chiedono le stesse cose, per cui abbiamo deciso di rimboccarci le maniche e iniziare a raccogliere i fondi per questo obiettivo. L’unica amarezza è che non si sia colta l’occasione, derivante da un momento critico e difficile come l’attuale, per dare un ruolo importante al nostro presidio ospedaliero, che coi posti Utic e quelli di Auxilium, avrebbe potuto rappresentare un valore aggiunto per tutti. Sappiamo quindi, quanto la realizzazione dell’obiettivo finale non sia dipendente solo dalla nostra volontà o dagli sforzi che faremo. Ma siamo sicuri che la “prima pietra” riusciremo comunque a metterla, per avanzare concretamente verso l’obiettivo, grazie alla determinazione di soggetti come la Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra, che non ha esitato ad annunciare la propria disponibilità, in primis economica, per dotare il nostro presidio ospedaliero delle migliori garanzie possibili. Per questo non possiamo mollare adesso, e dobbiamo continuare a fare la nostra parte: donare qualcosa per questo obiettivo comune è adesso l’unica possibilità concreta per dimostrare che ciascuno di noi è pronto anche a metterci del suo, pur di raggiungere la meta! La raccolta sta infatti progredendo, tramite la piattaforma GoFundme, su cui si può donare tramite carta di credito e di debito, visitando questo link (se non riesci a farlo contatta Giovanni al 348/7751409).

Nell’ipotesi che ci voglia molto tempo a raggiungere l’obiettivo, nel consegnare i fondi raccolti, diffideremo comunque l’Asl dall’utilizzarli con un diverso scopo, se non concordato con l’associazione e che comunque sia funzionale al raggiungimento dell’obiettivo, anche a tappe.

Come abbiamo già detto, a Volterra ci sarebbe la possibilità di gestire, senza particolari aggravi, almeno due posti letto di terapia intensiva /rianimazione, che rappresenterebbero una risorsa non solo per Volterra, ma più in generale per la Toscana e per l’Italia.

Come ci ricorda Milena Gabbanelli, siamo arrivati a questa emergenza, con una dotazione di “8,58 posti di terapia intensiva ogni centomila abitanti. Gli ultimi dati di confronto europei li ha pubblicati nel 2012 la prestigiosa rivista Intensive care medicine. Otto anni fa in Italia i posti di terapia intensiva erano 12,5 ogni 100 mila abitanti contro i 29,2 della Germania e i 21,8 dell’Austria”. Si stima che nel 2016,  mentre noi spendevamo per la Sanità “1.844 euro ad abitante, la Francia ne spendeva 3.201, la Germania 3.605 e la Gran Bretagna 2.857”. Ed abbiamo continuato a fare tutto quello che ci chiedeva l’Europa, coi risultati che oggi abbiamo sotto gli occhi. Con una sanità che si è trovata ad affrontare l’emergenza più grave, con poco personale, pochi dispositivi di protezione, pochi posti letto. Cambiare rotta? Possiamo farlo, anche partendo da qua, da Volterra.

SOS Volterra

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