Quale futuro per i posti letto dell’Ospedale di Volterra?

Moschi si interroga sugli importanti cambiamenti in corso all'ospedale

Il Consigliere comunale e portavoce di Uniti per Volterra Paolo Moschi fa il punto sull’Ospedale di Volterra “Da voci sindacali, ma anche da semplici lavoratori interni si sente parlare di una vera e propria rivoluzione all’interno dell’Ospedale di Volterra. Sentiamo parlare di importanti trasferimenti, come quelli dell’Inail su un solo piano, lo spostamento della direzione amministrativa e dell’intera Medicina, così come lo spostamento della zona Day Hospital. La Medicina dovrebbe andare nel piano sottostante l’attuale Inail, e altre vicende non sono ancora chiare.
Qui entrano nell’equazione le cosiddette “cure intermedie”, la principale novità nel progetto di ristrutturazione dell’ASL Toscana Nord-Ovest per il nostro ospedale: “Al posto dell’attuale Medicina si parla di inserire le famose Cure Intermedie, con nuovo personale appena attinto dal bando regionale, ma dimenticando forse che si tratta di posti letto non ospedalieri.

Alla luce di queste novità abbiamo tre domande importanti da rivolgere alla Direttrice generale dell’Asl Nord-Ovest Casani. La prima: perchè non condividere con la cittadinanza simili rivoluzioni? Possibile che i cittadini debbono sempre verdersi calate dall’alto ogni tipo di cambiamento? C’è qualcosa da nascondere forse?
La seconda e più importante: i nuovi 20 posti letto per le Cure Intermedie, saranno mica sottratti dagli attuali posti letto presenti nell’Ospedale? Siamo a 54 posti letto, un numero già inferiore a quello necessario per abitanti. Sappiamo di tecnici che stanno studiando “soluzioni” per sottrarci ulteriori posti per acuti, magari adducendo motivazioni come alcuni tassi di occupazione, tralasciando però il fatto che l’Ospedale solo negli ultimi mesi ha visto la sottrazione di numerosi medici, chirurghi, ortopedi, non rimpiazzati. Una situazione forse voluta e alla quale ancora non è stata data risposta. Noi non permetteremo un ulteriore taglio di posti letto e siamo pronti ad ogni tipo di azione se dovesse succedere una cosa simile. Terza domanda: dalla Asl ci si vanta di voler portare più interventi di piccola chirurgia all’Ospedale di Volterra, dove sono presenti delle ottime sale operatorie. Siamo favorevoli, se questo vorrà dire avere personale stabile e dedicato (cosa non scontata) ma non capiamo come potranno sentirsi sicuri di operare i medici in assenza di una Terapia Intensiva. I cittadini dell’Alta Val di Cecina, dopo 20 anni di tagli che hanno messo in discussione la sussistenza della Sanità in loco, sono stanchi di discorsi e rassicurazioni, e attendono fatti concreti. Sicuramente non sarà facile illudere, ancora una volta, una cittadinanza tanto provata, ma che ha iniziato ad aprire gli occhi, sopratutto sulla questione Ospedaliera.”

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