SOS sull’oncologia: “Il confine da non valicare mai”

C’è un confine, soprattutto in una materia delicata come la Sanità, in cui la persona, che con tutte le sue fragilità dovrebbe essere al centro, da non valicare mai. E nel nuovo strombazzato piano di riorganizzazione dell’Ospedale, di cui ASL e istituzioni si son già dette dette soddisfatte, questo confine non scritto, purtroppo, è stato violato. È il confine della dignità. È indegno infatti, ciò che è stato fatto con i pazienti oncologici, dirottati esattamente nel “cuore” del reparto di Medicina dell’Ospedale. Proprio loro, che hanno bisogno di non sentirsi in Ospedale, e che avevano un reparto dedicato, luminoso e riservato, sono stati “delocalizzati” nel finale di un corridoio di corsia. Se la soluzione è temporanea, quella definitiva è pensata nell’ala corrispondente e controlaterale dell’edificio, che ha le stesse esatte caratteristiche strutturali rispetto alla soluzione provvisoria, trattandosi dello spazio dove si trova adesso l’Utic. Tutto questo per far posto ai pazienti Inail, molti dei quali sono quasi del tutto o parzialmente autosufficienti. E questo mentre c’è un progetto, già approvato in Comune, da otto milioni di euro, per il nuovo centro di riabilitazione motoria. Si, avete capito bene. Si fa questo “polverone” per spostare l’Inail di due piani, lasciandolo in affitto, mentre c’è già un progetto approvato, con un cantiere, burocraticamente sbloccato, che Volterra aspetta da decenni e che finalmente può partire. Per non contare le terapie oncologiche, che preparate su, devono poi esser portate giù, in attesa di finire presto a Cecina o Livorno. Ma soprattutto, siamo sicuri che sia legale mettere un day hospital oncologico dentro un reparto di degenza, seppur in via provvisoria e non si sa per quanto? Non vorremmo lasciare ai posteri l’ardua sentenza, anzi.. Un piano che inizia col calpestare il senso della dignità, ha già fallito su tutta la linea.


SOS Volterra

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