I posti letto dell’Ospedale saranno 50+1

di Gianni Baruffa

VOLTERRA – Il tema dell’Ospedale interessa tutta Volterra e la Val di Cecina per questo, nell’ottica di capire quale potrebbe essere il futuro dopo la prospettata riorganizzazione, cerchiamo di fare chiarezza sulle informazioni, prendendo spunto dai documenti.
Leggendo la delibera ASL n.402 del 3 giugno scorso, salta subito all’occhio che, a fine manovra, i posti letto saranno differenziati e non tutti rientreranno nel conteggio dei posti letto ospedalieri.
Ma, facciamo un passo indietro e leggiamo con attenzione questa delibera Asl, con oggetto “Riorganizzazione dello Stabilimento Ospedaliero di Volterra, con la contestuale apertura di 20 posti letto di cure intermedie”.
Partiamo dai 20 posti letto di Cure intermedie che saranno collocati all’interno del Padiglione Biffi, dicendo subito che questi non saranno posti letto Ospedalieri ma del Territorio, gestiti da specialisti di struttura e medici di medicina generale (medici di famiglia). La disciplina in materia è chiara e la delibera regionale 909 del 2017 afferma che le cure intermedie sono quelle che il Servizio Sanitario Toscano garantisce, dopo le dimissioni dall’ospedale, alle persone più fragili, di età avanzata, con patologie croniche, per accompagnarle nel periodo post-ospedale, rendendo la dimissione meno traumatica, per evitare il riacutizzarsi delle patologie e nuovi ricoveri.
Consideriamo anche che le cure intermedie si suddividono in 3 setting:
Setting 1 – Low Care, gestito totalmente da specialisti di strutture,
Setting 2 – Residenzialità Sanitaria Intermedia, con attività che viene svolta in cogestione con gli specialisti di struttura e i medici di medicina generale,
Setting 3 – Residenzialità assistenziale Intermedia, la cui attività è quasi esclusivamente svolta dai Medici di famiglia con l’aiuto di poche ore settimanali da parte di specialisti della struttura.
Per tutte e tre le tipologie, la durata massima della degenza è di 20 giorni, dopodiché il paziente potrà tornare al proprio domicilio, seguito comunque dal proprio medico di famiglia.
Continuando la lettura della delibera, nel padiglione Biffi troviamo, oltre alla Dialisi, al Day hospital Oncologico, ad Acot e alle Cure Intermedie, 6 posti letto denominati di “Medicina per dimissioni difficili”. Cercando e studiando i termini tecnici si può evidenziare che questi 6 posti letto sono letti ospedalieri, e quindi avanzare due ipotesi. La prima che definisce una sorta di Discharge Room, una sala d’attesa dove vengono trasferiti i pazienti in dimissione, in cui viene garantito elevato comfort (servizi igienici dedicati, televisore, servizio di ristorazione, piccola biblioteca) oltre che la somministrazione dell’eventuale terapia prescritta, ma che però, sulla base di una più profonda analisi non sarebbero di fatto posti letto in più. La seconda ipotesi potrebbe invece essere quella di una zona “cuscinetto” tra la Medicina e le Cure Intermedie, così da costituire a tutti gli effetti un reparto e quindi posti letto in più.
Passiamo adesso al Padiglione Mingazzini. A seguito della riorganizzazione il primo piano passerebbe tutto ad Inail, in attesa del nuovo edificio da realizzare. Al piano terra, oltre agli ambulatori e la radiodiagnostica, sarebbero presenti la degenza di Medicina e UTIC con 24 Posti Letto.
Al piano -1 il Pronto soccorso con 4 posti letto OBI che, così come sono, non sono definiti posti letto ospedalieri perché per questi non viene fatta la SDO, (aperta la Cartella Clinica), quindi non possono essere conteggiati come tali. Poi il blocco operatorio, ambulatori, sala gessi e la Degenza chirurgia generale e ortopedia con 20 posti letto più 1 (stanza detenuto)
Ricapitolando sui numeri dei posti letto Ospedalieri, e tenendo presente che se l’ospedale va sotto i 50 posti letto opera un declassamento, il conteggio dei posti letto di medicina e Utic (24), di Chirugia e Ortopedia (20+1), e di Medicina per dimissioni difficili (6), arriviamo ad un totale di 50+1. In questo caso il nostro Ospedale sarebbe salvo e potrebbe aprire sbocchi per puntare ad avere almeno altri 3 posti letto di subintensiva con Anestesista in guardia attiva 24 ore su 24 sette giorni su sette.
Forse da qui potremo ripartire.

Schema di riorganizzazione come da Delibera del 3 giugno 2020

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