Montag e la… “guida eretica di Volterra” ovvero, come valorizzare angoli e sensazioni non comuni

Sarà un’estate movimentata a Volterra. Sarà perché i tempi forzatamente fermi e lenti degli ultimi mesi, paradossalmente, hanno segnato una specie di risveglio. Ci hanno fatto sentire forse più fragili, forse semplicemente più attaccati alla vita, o meglio, che c’è una vita da vivere. Incredibilmente nei nostri mille piani e nei nostri eventi serrati e importantissimi, capita di scordarsi proprio di questo; della vita.
Sta di fatto che, oltre alcune ormai consolidate iniziative, il Parco Fiumi, ad esempio, diventerà il centro nevralgico di un traffico di idee e persone, di musica e sorrisi, grazie all’iniziativa dei ragazzi dell’associazione Vai Oltre! “Anti Social Social Park”. E proprio durante questa nuova appropriazione di spazi, di fisicità e di voglia di condivisione, anche Montag, associazione del laboratorio di scrittura e lettura che undici anni fa sbocciò un giovedì pomeriggio nelle aule dismesse dell’Istituto Carducci, torna in città, nella suggestiva atmosfera del Chiosco della Pinacoteca, per presentare il suo attuale progetto: il primo studio per una guida eretica di Volterra. Ci siamo allontanati dal selciato, dalle regole imposte alle guide canoniche, dalle imposizioni che richiedono oggettività quando si parla di luoghi da presentare ai visitatori. Per noi Volterra non può essere oggettiva. È un barlume che va colto a cuore aperto, senza badare troppo alla ragione.
E in questo primo studio per la stesura di una Guida Eretica abbiamo inseguito le tracce dei nostri sentimenti. Così i Pratini hanno acquisito la stessa importanza delle mura delle Balze, Vicolo delle Prigioni è stato inondato di luce, i Laberinti si sono aperti ai nostri occhi sciogliendo il loro gomitolo. Non ci siamo imposti di capire questi luoghi, bensì di cercare di indagare il loro fascino nascosto, di valorizzare angoli e sensazioni non comuni, celebrando allo stesso tempo la meraviglia di una città piena zeppa di tesori celati dal tempo. Una bellezza a volte amara e ostica, perché ha il sapore di salite infinite, sferzate di vento indomito, aspra e grezza, proprio come è riuscito a dipingerla Corot. Eppure, qui Stendhal è stato innamorato e Borges ne ha calcato le strade…

Vi aspettiamo venerdì 17 luglio in Pinacoteca per un reading letto, appassionato e musicato. L’ingresso sarà libero, ma limitato, perciò divideremo la giornata in due turni: il primo alle 18:30 e il secondo alle 21:00.
Vi aspettiamo per condividere insieme una passione eretica ma sviscerata per la nostra città.

Giovanna Orlandini e Greta Burchianti per Montag

Condividi l'articolo

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *