Festival Internazionale Teatro Romano, in scena “Processo per corruzione” domani 24 luglio

VOLTERRA – Molto atteso, sulla scena del Festival Internazionale Teatro Romano Volterra, Processo per corruzione, da In Verrem di Cicerone, scritto e diretto da Piero Nuti, con Piero Nuti ed Elia Tedesco, prodotto da Torino Spettacoli, domani, 24 luglio, ore 21:30. Piero Nuti, che torna, anche in questa diciottesima edizione del Festival, sul palcoscenico del Teatro Romano, guida gli spettatori “in un percorso culturale di intenso contenuto tratto dalle Verrine di Cicerone, il più geniale avvocato e oratore politico del mondo romano. In un momento storico in cui la figura di Craxi, a vent’anni dalla morte, è sotto i riflettori insieme al sistema politico tramontato agli inizi degli anni ’90 con ‘Mani pulite’, la riflessione sulla corruzione guarda al mondo antico, addirittura alla Roma repubblicana, al processo che vide Verre, governatore della Sicilia qualche millennio fa, corrotto e corruttore, ladro di opere d’arte con il mezzo della violenza e il primo a creare editti ad personam. L’avvocato dell’accusa era appunto Marco Tullio Cicerone: le orazioni da lui scritte erano state così efficaci che Verre aveva preferito lasciare Roma prima della fine del processo, perché aveva capito che sarebbe stato sicuramente condannato. Fu nelle Verrine che per la prima volta Cicerone utilizzò la celebre esclamazione: o tempora, omores! divenuta proverbiale per rimpiangere le virtù passate e deplorare la corruzione imperversante nella propria epoca. Le Leggi avvertono l’uomo che l’uso della corruzione porta alla distruzione della democrazia. Trafugare le opere d’arte è come portare via l’anima di un popolo”.

“A proposito di Cicerone” dichiara Simone Migliorini, “è affascinante pensare che possa essersi seduto nella cavea del Teatro Romano, costruito grazie alla famiglia Caecina che lui stesso difese nella famosa orazione Pro Caecina. Cicerone affermò anche che, i volterrani non sono solo cittadini ma ottimi cittadini”.

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