Lunghi applausi per Prometeo sul palcoscenico del Teatro Romano – FOTO

Edoardo Siravo “Prometeo rappresenta la metafora dello scontro tra gli uomini ed il potere che sempre domina”.

Lunghi applausi per Edoardo SiravoSilvia SiravoRuben RigilloGabriella Casali e Alessandro D’Ambrosi, ieri, 7 agosto, al Festival Internazionale Teatro Romano Volterra con la Prima Nazionale Prometeo da Eschilo. Siravo, vincitore quest’anno del Premio Flaiano alla Carriera 2020, torna a Volterra dopo Faust, sempre in Prima nazionale nella passata edizione del Festival, e porta sul palco della prestigiosa manifestazione del quale è stato il primo Direttore artistico, uno dei più noti ed emblematici personaggi della mitologia greca. Accanto a lui la figlia Silvia, che ha ricevuto, così come Ruben Rigillo, il Premio Ombra della Sera, da sempre al centro della rassegna teatrale volterrana.

“Sono felice di essere tornato a Volterra – ha dichiarato Siravo – al Festival al quale sono molto legato, uno dei migliori d’Italia, che ancora mantiene vivo questo teatro antico nel quale si parla dei miti: importantissimi, alla base della vita di noi occidentali. Prometeo forse lo è ancora di più. Dona generosamente la sua vita per gli esseri umani e questo lo porta a scontrarsi con Zeus, con la divinità. Dietro a questo la metafora meravigliosa dello scontro tra gli uomini ed il potere che sempre domina”.  

Nei saluti, Siravo ha aggiunto parole di ringraziamento al fondatore del Festival Internazionale, Simone Migliorini, “anche lui – ha detto – una specie di Prometeo”

Condividi l'articolo

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *