L’Italia è il Paese dei “liberi Comuni” che per centinaia di anni sono stati autonomi e “semiautonomi”. L’Italia è il Paese dei centinaia di dialetti e delle autonomie che si sono create nel corso dei secoli specie quelli medievali. Anche geograficamente ci sono delle ripartizioni ben definite che davano di fatto delle “autonomie” ben definite. Si pensi alla nostra Toscana e alla nostra Volterra dove il mai troppo rimpianto Don Bocci diceva appunto della nostra Città che “Ha un distretto, un contado, una provincia..” questo per semplificare e dire che la nostra storia e la nostra geografia è confinante ma molto distante da altre realtà anche vicine a noi. Pensiamo solamente alla differenza tra la nostra Città e Ponsacco. Noi siamo a quasi 600 metri sul livello del mare loro a 24, loro hanno 20 chilometri quadrati di estensione noi 252! La loro densità abitativa è di 746 persone in un km quadrato la nostra di 40; ottima è la loro viabilità, la nostra decisamente pessima, loro son quasi 15600 ma con le zone limitrofe e ben collegate arrivano a oltre 30000 persone, noi siamo 10000. La loro età media supera di poco i 43 anni la nostra è purtroppo di quasi 50! Siamo differenti in tutto, dalla viabilità all’estensione, all’età media (con conseguenze sanitarie completamente differenti..) fino addirittura ai differenti idiomi. Oggi si tende ad aggregare a fare contenitori pieni zeppi di gente, vedi la creazioni delle enormi ASL, si pensa di risparmiare e invece si è visto che nel grosso si concentrano i maggiori sperperi. Addirittura si va verso delle politiche di accentramento che vanno completamente a stravolgere la storia dell’Italia che vede nei suoi 7903 comuni, superare il milione in soli due Città (Roma e Milano) dove solamente 105 comuni Italiani (su 7903!) superano i 60000 abitanti! L’Italia non è l’America dove si supera il milione di abitanti in tantissime Città. Abbiamo un’altra storia, e se vogliamo stravolgerla con contenitori pieni zeppi di popolazione dobbiamo essere abbastanza realisti da capire che stiamo stravolgendo il modo di vivere di intere comunità! Senza peraltro risparmiare un soldo ma forse sprecandone molti. A Volterra siamo già passati da finte “collaborazioni” che poi si sono tramutate in tagli e trasferimenti. Collaborare si, nel vero senso della parola ma unire e formare aggregati che non servono a niente se non a continuare a farsi “mangiare” da territori più popolosi no! non sarebbe molto intelligente.
SOS Volterra