Il sindaco Santi commenta il decreto agosto: “occorrono lavoro e investimenti, quelli sempre annunciati e mai attuati”

VOLTERRA – È stato da pochi giorni presentato il cosiddetto “Decreto agosto” che, insieme al “Decreto rilancio“, mette a disposizione della crisi Covid oltre 100 miliardi, una manovra mai vista in passato. Così inizia Giacomo Santi la sua nota.
Mentre nei primi mesi della crisi sanitaria i provvedimenti erano giustamente mirati a sostenere le categorie più colpite e gli Enti locali per far fronte al mantenimento dei servizi fondamentali, – dichiara Santi – in questa manovra tutto è ancora molto generico e frazionato.
Si insiste con i bonus e i sussidi che non potranno risolvere in alcun modo i problemi strutturali e gravi della nostra economia che è in crisi da decenni, non solo a causa del Covid.
L’economia deve necessariamente tornare a crescere – continua il sindaco – , per creare nuovo lavoro perso e per permettere una riduzione consistente dell’indebitamento che da troppo tempo stiamo accumulando. Crescere per pagare il debito che, non dimentichiamolo, se non riusciamo a sanare, tra qualche anno ci costringerà a subire nuove manovre restrittive.
È il momento di una svolta: stavolta non ce lo chiede nessuno, dobbiamo essere noi a capirlo e a farlo.
Occorrono lavoro e investimenti, quelli sempre annunciati e mai attuati: ogni Ente locale deve essere messo nelle condizioni di avere risorse da investire nelle infrastrutture, per sanare il dissesto idrogeologico, per rilanciare cultura e turismo. Questi sono settori primari che producono beni comuni come sanità, scuola, ricerca, qualità del territorio.
E i grandi temi come l’innovazione, che fine hanno fatto?
Servono sostegni concreti – conclude Santi – alle imprese pubbliche e private che investono e creano buona occupazione. C’è bisogno di un di cambio generazionale nel mondo del lavoro. Pressoché nullo è stato il dibattito sulle strategie e sullo sviluppo, dominato quasi esclusivamente da richieste di alcune specifiche categorie che poi finiscono per delineare un quadro dominato più dall’assistenzialismo che da strategie per lo sviluppo. Un paese che vuol ripartire deve passare dai sussidi al lavoro stabile e duraturo.

Giacomo Santi sindaco di Volterra

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