Uno sguardo sulle prossime elezioni

Il periodo elettorale si sa per vecchia abitudine che porta ad un fiorire talvolta incredibile di gite, viaggi, incontri, comunicati, articoli, ed oggi anche servizi televisivi, post sui social, ecc. Sembra la primavera della natura, un rigoglio di notizie, informazioni, voci, “sussurri e grida” per mettere in evidenza l’esistenza di persone, parti politiche, pensieri e opere fatte o non fatte. Si riaccende la corsa ad affermazioni e propositi che nella maggior parte se mantenuti sarebbero sufficienti a ridare onore e funzionalità al vivere civile, all’economia, al lavoro, alla sanità. Volterra ed i suoi figli non fanno eccezione a questo, ma anzi tutti fanno a gara a magnificare quanto fatto e a denigrare quanto non fatto dagli avversari: benissimo è il gioco delle parti. Le affermazioni e le parole però non possono nascondere una realtà che è sotto gli occhi di tutti, e che solo chi non vuole non vede. Nell’arco della mia non più breve esistenza ho visto Volterra con due presidi ospedalieri, quello del Santa Maria Maddalena del centro città e quello dell’ormai ex-manicomio, entrambi funzionanti, che intersecavano le loro funzioni per i cittadini e per gli internati dello psichiatrico; poi i presidi sono divenuti uno solo, ma con una USL “nostra”, la 15; poi questa è stata accorpata ad altre realtà e città diventando la numero 5 e poi la attuale ASL Nord-Ovest. I “beni” e gli stabili costruiti per i volterrani non sono più stati volterrani, l’offerta di sanità si è progressivamente impoverita localmente fino ad oggi, quando dà molte prestazioni a Pontedera o a Pisa o anche più lontano. Vogliamo accennare ai disagi di chi deve fare terapie oncologiche “di gruppo” senza privacy, o alle famose degenze di terapia intensiva (si; no; no sub-intensiva; no tre; no due; nessuna; no, solo stabilizzazione per trasporto in un ospedale serio che non è a Volterra). Chi si vuol incantare? Chi ha detto che si faranno e viene smentito il giorno dopo dai suoi stessi compagni di partito: Rossi, Giani, Malacarne di Pontedera: perché non si mettono d’accordo prima di fare affermazioni? Almeno abbiano il coraggio di dire quello che faranno veramente in caso di elezione) Ho percorso da anni e per anni le strade per andare nelle tre direzioni principali, Pisa, Siena, Cecina, che sono rimaste quasi invariate pur passando attraverso periodi di rinascita e ammodernamento che ci hanno appena sfiorato. Su queste strade dovranno ancora essere trasportati i turisti e i malati da portare in ospedali “seri”. Ho visto sparire la ferrovia, che pur antiquata poteva fornire un diverso modo di muoversi e trasportare merci con locomotori più moderni. Ho visto creare un fallimentare polo industriale esattamente dalla parte opposta alla sua naturale e già pronta collocazione. Ho visto ridursi (Adeguare?) e in molti casi sparire, una serie di servizi ai cittadini, tipo Tribunale, Agenzia delle Imposte Dirette, Ufficio del Registro, Comando di Guardia di Finanza, Commissariato di PS, Stazione dei Carabinieri e della Forestale. Parroci e Chiese chiuse senza Messe, persino le stesse inumazioni oggi sono ridotte e sparite in alcuni giorni. E’ impossibile nascere a Volterra perché sappiamo bene dove devono andare la partorienti, è arduo vivere perché non c’è lavoro, è arduo anche morire e poi essere sepolti soprattutto in estate in certi giorni. Le scuole ci sono anche se non proprio benedette da numerosi insegnanti che sono pendolari (si ritorna alle difficoltà di trasporto). Numerose botteghe del prezioso alabastro, che ha portato Volterra ad essere nota in tutto il mondo sono ormai chiuse, divenute musei o trasformate in distributori di cibo per turisti, ai quali non si riesce neppure più a far ammirare a famosa voragine che è stato un altro emblema e biglietto da visita: le Balze. Un turista deve poterle ammirare solo da lontano, quindi a Volterra non ha più motivo di venire per queste. E allora i politici locali, passati e attuali, che in qualche modo hanno avuto un ruolo per Volterra, che hanno avuto l’incarico di amministrare la città, in vista delle elezioni regionali prossime che fanno? Portano politici non locali, che hanno avuto il merito (??) di affiancare e coadiuvare chi ci ha reso spogli e smorti. E questi che fanno: parole, parole, parole, tutti intonsi, tutti puliti, tutti a cerca di un voto per il quale smentiscono quanto hanno o non hanno fatto, negando perfino linee di partito che hanno causato lo spoglio di Volterra. Manzoni ben ha descritto i famosi polli di Renzo, che si litigavano inconsci di essere tutti nella stessa barca. Mi pare un paragone adatto al caso. Volterra non può perdere tempo con tali latori di intenti, deve avere il coraggio di guardare intorno e liberare la mente da stereotipi fatti apposta per distrarre dalla realtà. Destra, Sinistra, Fascismo, Sovranismo, Accoglienza, Razzismo, Pandemia, tutte etichette date con molta facilità a cose che talora ne sono fuori o non vi corrispondono. Oggi le divisioni vere dovrebbero essere tra legalità e illegalità, tra rispetto delle regole, indistintamente da parte di tutti, e oltraggio alle regole da chiunque perpetrato. Tra chi fa e chi non ha fatto o ha fatto male. Non si può scaricare la responsabilità di situazioni attuali su chi non c’era o chi non ha avuto il potere di farle diverse. Sigle e siglette, gruppi e gruppetti con lievi distinguo l’uno dall’altro non possono presentarsi con l’aureola ai cittadini: tutti loro dovrebbero cospargersi il capo di cenere. Molti governi centrali, tutti i governi della Regione Toscana, della Provincia di Pisa, della Città di Volterra, delle USL, ASL, degli Enti da questi controllati hanno avuto un solo colore; pensiamo sia il momento di provarne un altro e questo pensiero è perfettamente inutile ripeterlo tante volte, basta vedere le cose e sentire gli umori della gente. La migliore campagna politica ce la fanno gli avversari.

Marzio Innocenzi Per Direttivo Lega di Volterra

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