SOS Volterra, la ss68 una priorità

VOLTERRA – Scopriamo l’acqua calda quando diciamo che il nostro disastrato sistema viario ha causato l’impoverimento di tutto il nostro territorio. Non vogliamo tornare sul disinteresse della politica a tutti i livelli che ci ha portato a questo “splendido” isolamento con tutte le ovvie conseguenze. E non possiamo più volte ricordare come tutta la politica partitica a partire dal dopo guerra non sia riuscita a creare delle strade decenti nel nostro territorio. Allora la nostra Città con tutto il suo territorio aveva i numeri in termini di popolazione per “poter dire la sua”. Guardiamo al presente. Tutto il nostro sistema viario è da ristrutturare, non c’è una via di accesso a Volterra e in ogni zona dell’Alta Val di Cecina che non sia da rammodernare .. un disastro! C’è però un collegamento che è prioritario, anche se ripetiamo, a costo di essere noiosi che, TUTTE le infrastrutture stradali sono da ristrutturare e tutte le vie di accesso sono importanti. Ben venga quindi l’ammodernamento del 439 ma la priorità la via di accesso principale rimane la ’68 (Saline – Colle Val d’Elsa), per tutta una serie di ragioni. La prima che, può sembrare retorica, è una ragione storica. La ’68 nei suoi 71,500 km di percorso (da Cecina a Poggibonsi)  mette in comunicazione l’aurelia cioè la strada statale 1 (cioè  quella che era la strada più importante in Italia) con la ex strada statale 2 (la cassia, la seconda strada più importante d’Italia). Siamo tutti noi figli di una storia e questo vale anche per le nostre strade. Infatti a tutt’oggi la “nostra” 68 collega la costa con l’entroterra con tutta una serie di conseguenze. Si mette in comunicazione interi territori che con il suo ammodernamento riprenderebbero scambi commerciali importantissimi. Si pensi ad un collegamento decente tra la Bassa Val di Cecina, l’Alta Val di Cecina e la Val D’elsa Senese e Fiorentina e tutto questo passando e NON sfiorando il nostro territorio e soprattutto Volterra che ne è il capoluogo. L’asse portante viario, ferroviario ed economico  dell’Italia è dato dal collegamento Milano – Napoli che passa appunto per Firenze. Pensate alla possibilità di sviluppo commerciale  tra tutta la bassa val di Cecina con l’entroterra Senese e Fiorentino con noi nel mezzo! Ovvia conseguenza lo sviluppo turistico visto che ci collegheremo ai due poli con maggiore attrattiva. Da una parte il mare e dall’altra Siena e Firenze. L’ammodernamento della 68 passerebbe da Saline che, dovrà diventare sempre più l’area di riferimento industriale di tutta la zona e per il capoluogo Volterra. C’è poi una ragione ancora più pratica. In questi anni si è fatto un progetto per la nuova 68 molto dettagliato (finanziato interamente dalla nostra Fondazione) e a detta dei tecnici molto vicino ad un progetto di fattibilità. È stata fatta una variante urbanistica a Volterra proprio per permettere il passaggio della nuova ’68. E’ del 2011 un “Protocollo d’Intesa tra Regione Toscana e Provincia di Siena per l’individuazione di priorità di sviluppo per il territorio della provincia di Siena” dove è previsto al paragrafo 15 b) “viabilità regionale” sottotitolo “Area sostenibilità, qualità del territorio e dell’infrastrutturazione il riammodernamento della Sr 68 dove si scrive: “la messa in sicurezza della Sr68, che funge da collegamento tra l’area nord della provincia di Siena e la costa” e questo è frutto di un accordo quadro tra lo Stato e la Regione Toscana del 2011 firmato dall’allora presidente del consiglio! Da ricordare il compianto ministro Matteoli che tanto si spese per questo accordo.  E’ di questi ultimi mesi il passaggio dell’arteria  a strada statale (come lo era anni fa) e questo ha consentito ad ANAS di riasfaltare l’intera tratta. Insomma negli ultimi dieci anni si sono fatti a livello burocratico molti passi avanti che non possono non essere considerati come a dire che non siamo più al punto zero. Il misero milioncino dato dalla regione per il rifacimento di 800 metri di strada stride notevolmente con quanto detto prima..ma si sa certa politica, degli interessi della nostra zona nel corso di decenni, se n’è sbattuta altamente.

SOS Volterra

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