POMARANCE – Proprio nell’anno del lockdown la Val di Cecina – e nello specifico la Valle del Diavolo – si apre al mondo grazie a Sara Parentini, ventiquattrenne di Poggibonsi ma cresciuta a Livorno, che Venerdì 17 luglio, nella cornice del Gran Teatro La Fenice di Venezia, ha ritirato il Premio Internazionale MATTADOR per la Sceneggiatura per lungometraggio, dedicato a Matteo Caenazzo. Per questo l’Amministrazione Comunale lo scorso 14 settembre ha invitato a Larderello Sara Parentini per presentare il proprio lavoro. “Oltre la terra che fuma” – questo il titolo del racconto premiato – ambienta proprio tra le colline geotermiche la storia di un rapporto tra un padre e il proprio figlio dopo la prematura scomparsa della madre e dove il paesaggio circonstante non rappresenta solo una cornice ma un riferimento costante nelle trame del racconto. Un riconoscimento importante per una giovane al terzo anno del Centro sperimentale di cinematografia di Roma che ha voluto rendere omaggio ad una terra che come lei stessa ha ammesso “lascia il segno” in chi la sa osservare ed attraversare con occhi attenti. La Sindaca Ilaria Bacci ha reso omaggio a Sara per la sua capacità di “raccontare la Valle del Diavolo nella sua quotidianità, fatta di «tubi» che si snodano tra le colline e che diventano strade sulle quali vivere le proprie avventure, proprio come accadeva ai bambini e ragazzi degli anni ’70-’80 che qui abitavano. Questo premio – ha proseguito – possa rappresentare un nuovo punto di partenza e magari mettere le basi per portare sul grande schermo questa meravigliosa Valle”.
Ufficio stampa Comune di Pomarance