Paolo Moschi, serve una rivoluzione nella sanità

VOLTERRA – Serve una rivoluzione antropologica e civica, per decongestionare i grandi Ospedali, i grandi Pronto soccorso, rendendo operativi, come furono un tempo, i piccoli e medi Ospedali. Per una sanità che non consideri i cittadini come un numero, ma come persone. 
Serve una inversione di rotta rispetto alla lunga gestione Rossi, che ha fatto dell’accentramento e delle “razionalizzazioni” il proprio mantra.
Alla crescente domanda di rinnovamento abbiamo provato a rispondere con Toscana Civica, che è una civica pura, con al suo interno mondi diversi, da destra a sinistra, con una visione post-ideologica. Ma con tanta voglia di mettersi in gioco per cambiare la Toscana. Siamo gli unici ad aver messo al centro del programma l’idea di una Toscana diffusa e policentrica. Una Toscana che faccia vivere tutti i suoi Territori, in contrasto con chi fino a ieri ha operato solo con la logica dei numeri, tagliando servizi e accentrando funzioni in pochi luoghi di potere. Da qui nasce l’idea della Toscana”ad una velocità”. Un dovere che abbiamo nei confronti delle prossime generazioni. Infatti se continuassero le politiche di oggi, possiamo stare certi che tra dieci anni vedremo il collasso definitivo di almeno un terzo del territorio toscano, fatto da borghi e natura bellissimi, ma destinati alla spopolamento e all’abbandono in quanto senza servizi, senza sanità, senza infrastrutture. Serve maggiore attenzione agli ultimi. E chi vive nelle periferie, è un ultimo due volte! 


Paolo Moschi Toscana Civica

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