Upv sulla Capitale Italiana della Cultura, ad aver perso probabilmente è un progetto non pienamente bilanciato e rappresentativo

Volterra non è diventata Capitale Italiana della Cultura. A mente fredda possiamo analizzare i motivi della sconfitta. No, non crediamo che Procida sia “migliore”(perdonate il termine) di Volterra, pur essendo una bellissima isola. Non ha perso Volterra, che è una capitale di cultura toscana e italiana da secoli, ad aver perso probabilmente è un progetto, forse non pienamente bilanciato e rappresentativo.Ci permettiamo di osservare, oggi a riflettori spenti, che sarebbe stato forse opportuno scommettere più sulla civiltà etrusca e meno sul teatro; più sul Guarnacci e meno sulla Fortezza. Insomma, alcune tendenze hanno confermato di essere di nicchia, e non per tutti, e di questo dato qualcuno dovrà, prima o poi, prenderne atto.Forse certe “influenze” esterne non hanno aiutato l’amministrazione  a valutare bene le carte da giocare.Non vogliamo in questo caso muovere critiche al Sindaco, nè all’assessore Danti, il quale ha messo su una vera macchina da guerra.Più che altro riteniamo che Volterra sia un concetto più ampio della sua storia recente, o meglio di alcune associazioni teatrali, politicizzate, e che questo concetto sarebbe potuto esser raccontato meglio. La città in ogni epoca ha espresso eccellenze, e noi abbiamo visto puntare troppo da una parte e poco da un’altra. Abbiamo aspettato ovviamente, per motivi di opportunità collettiva, la fine del concorso per esprimerci, perchè anche noi abbiamo tifato fino all’ultimo per la vittoria.Se guardiamo al trionfo di Procida, il suo progetto coinvolge tutta l’isola,e  ben si esprime nel suo motto: “Procida è aperta. Procida è l’isola che non isola, laboratorio culturale di felicità sociale”.Noi siamo ancora convinti che a Volterra servano tante cose, ma non un teatro stabile in carcere, il cui progetto fa venire molti dubbi, e sul quale forse si sono spese anche troppe energie.Nelle parole di Giani, venuto praticamente in “soccorso” di Volterra, abbiamo riconosciuto molte delle battaglie portate avanti dalla Lista Civica, segno che c’è chi legge e ascolta.Noi non siamo gelosi, e crediamo che questa occasione della Capitale Toscana dovrà servire a essere Città in primis, e quindi della cultura. E come città dobbiamo avere un Ospedale e una viabilità non da capitale, ma nemmeno da Cenerentola come oggi.Il tempo ci dirà se le parole della Regione rimarranno vuote o ci porteranno risultati.Noi continueremo a ricordare gli impegni presi, ad essere pungolo e memoria, nell’interesse della comunità volterrana.
Lista Civica Uniti per Volterra

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