Innocenzi, Volterra usata come serbatoio di specialisti per rimpinguare Pontedera

Quello della Sanità a Volterra è un argomento molto presente e dibattuto. I risvolti sono molteplici, le ripercussioni sulla vita quotidiana dei cittadini ancor di più. E’ stato al centro della vita cittadina da molti anni e ultimamente ha assunto una accelerazione fortissima sia per le vicende legate alla pandemia, sia alle scelte di politica regionale pre-elezioni che post-elezioni. Dopo un lunghissimo periodo governato dal Governatore Rossi siamo passati a una “nuova” fase con il Governatore Giani. Tra promesse e smentite, precisazioni, rassicurazioni, verità svelate a metà, rimandi e altre promesse, siamo arrivati al dunque: i reparti di medicina, di chirurgia, di ortopedia, di cardiologia, di pediatria, di ginecologia, quando presenti, sono ridotti alla sopravvivenza, con “temporanee” contrazioni di posti letto, di orari di presenza, di numero di operatori medici e infermieristici. Ultimamente si dice che verranno fatti grossi investimenti nelle strutture di Pronto Soccorso, fornendole di Anestesista h24, di possibilità di intervento farmacologico fibrinolitico per gli stroke, di sub-intensiva e stanza di risveglio post-intervento chirurgico. L’investimento è comunque ancora da deliberare e se tutto va bene occorreranno vari anni per la definitiva realizzazione. Nel frattempo già si trasporta altrove la cardiologia, si lascia un servizio ambulatoriale e una consulenza video con Pontedera per coprire le notti (NB: il periodo notturno è statisticamente e fisiologicamente quello in cui avvengono più spesso infarti e ictus e quindi in cui è più utile la presenza – non la telemedicina – in loco, di un cardiologo). La dichiarata penuria di cardiologi viene scontata da Volterra, che si usa come serbatoio di specialisti per rimpinguare Pontedera: la chiesa piccola mantiene la cattedrale. E la Riabilitazione cardiologica (Cardiologica !!!) non necessita di cardiologo, perché è solo Riabilitazione, quindi non ha urgenze ( peccato che abbia ricoverati nei propri letti dei cardiopatici!!) Perdura quindi il teatro del dare e levare, promettere e fare, dire e non dire. Non si può dire che l’UTIC è una struttura superata senza poi sostituirla con una alternativa di quantomeno stessa potenzialità, se non superiore, che possa operare h24. Una urgenza cardiologica dovrebbe essere affrontata da un cardiologo oppure le specialistiche sono intercambiabili e l’anestesista o l’internista hanno la stessa capacità (magari personalmente si), e ruolo, anche dal punto di vista medico-legale? E se capita, come pare già successo, che non si possa usufruire dell’intervento rapido dell’elisoccorso dobbiamo attaccarci ad un monitor operato da remoto? Anche la nostra Consigliera Regionale Elena Meini della Lega si è più volte interessata alle vicende della sanità volterrana, come in anche in passato altri consiglieri e deputati dello stesso colore politico. In un recentissimo passato ha presentato interrogazioni, interpellanze, mozioni. E’ ancora in attesa di una risposta chiarificatrice e definitiva sulla prospettiva dell’ospedale e servizi di terapia intensiva che speriamo la Regione dia senza mezzi termini e ulteriori incertezze. Ha lanciato anche su questa vicenda interrogativi che dovranno ricevere risposte chiare. A livello locale si può dire che tutte le opposizioni dentro e fuori dal Palazzo Comunale e tutte le associazioni hanno tentato di ottenere risultati. Anche in questo momento è aperta la sottoscrizione di una ulteriore petizione pro ospedale cui tutti comunque aderiamo con chiara determinazione, ma con la consapevolezza che simili manifestazioni di volontà popolare hanno avuto ben poco riscontro fino ad oggi. Facile, e più volte fatto, ripetere che i volterrani hanno voluto questo governo regionale e adesso ne prendono le conseguenze. Facile, ma che purtroppo non porta a soluzioni, almeno per altri anni a venire. Noi ci mettiamo impegno nelle sedi che possiamo raggiungere, senza demordere, ma occorre che chi ha votato a favore della maggioranza comunale e regionale chieda garanzie e certezze IMMEDIATE ai propri eletti. Questa lotta non è solo delle minoranze contro la maggioranza ma deve essere di TUTTI i volterrani contro un modo di fare sanità che li mette in ulteriore difficoltà, quando già lo sono per vastità di territorio, per età media della popolazione, per difficoltà di percorrenza di strade per arrivare ad altri ospedali. Chi appoggia questa maggioranza appoggia tutto ciò che avviene? Dobbiamo sentirci rassicurati da una marea di intenti e buoni progetti futuri esternati a piene mani o vogliamo vedere in pratica i nostri cari ben curati e considerarli al sicuro dentro il nostro ospedale, magari fin da subito?

Dott. Marzio Innocenzi Consigliere Comunale

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