Roberta Benini sull’ospedale di Volterra, la asl sta dimostrando si essere solo “azienda” e non un “azienda sanitaria pubblica”

In queste settimane assistiamo gran parlare dell’Ospedale di Volterra e da mesi ci accaloriamo su notizie che si rincorrono sull’implementazioni, su tagli, su progetti e ricostruzioni di riorganizzazioni del presidio volterrano. Il punto fermo che vogliamo sostenere con forza è che l’Ospedale di Volterra deve essere implementato e che l’imprescindibile scelta di tutelare a pieno il diritto alla salute non può essere relegata a scelta marginale supportata da esigenze di numeri o di profitti.

Non smetteremo mai di sostenere che per noi la sanità è pubblica e che, come ogni interesse pubblico, deve essere esercitata nell’interesse pieno dei cittadini, tenendo conto delle caratteristiche dei presidi e dei territori. In quest’ottica, durante lo scorso Consiglio Comunale, abbiamo presentato una mozione che chiede la riforma delle zone distretto. In quest’ottica abbiamo insistentemente richiesto un incontro con la Direttrice Generale ASL N.O. Casani, per avere chiarimenti concreti su quella che Asl sbandiera come la “riorganizzazione o rifunzionalizzazione” dell’Ospedale di Volterra.

Risposte che per adesso tardano ad arrivare da parte di un’Azienda Sanitaria Pubblica che purtroppo svolge, sempre più spesso, la funzione di un’Azienda, piuttosto che quella di essere di portatrice di tutele collettive pubbliche. Risposte che Asl diffonde attraverso comunicati che niente hanno a che vedere con il confronto pubblico, e che sono del tutto supportate, avallate e promosse dal Sindaco Santi, il quale a difesa delle scelte di ASL, nell’ultimo Consiglio Comunale ha candidamente affermato che non è certo funzione del Consiglio Comunale quella di dire ad ASL cosa deve fare sull’Ospedale. E cosa ci starebbe a fare secondo lui un Sindaco? per cosa sarebbe stato eletto se non per fare gli interessi del proprio territorio?  Se il sindaco e il Consiglio comunale sono solo dei passacarte, allora bastano i funzionari per andare avanti un comune.

Noi crediamo che le scelte politiche servano per dare un indirizzo di sviluppo e che, quando non si è concordi occorra anche sbattere i pugni sul tavolo ed affermare le proprie posizioni, nel rispetto delle regole della politica.

Evidentemente però il Sindaco è concorde con le scelte di ASL, concretizzate in un documento scritto nero su bianco con il quale, dal primo di marzo, l’Azienda sostituisce la guardia cardiologica di continuità assistenziale notturna e festiva (cardiologo H24), con una guardia internistica, trasformando 4 posti letto Utic a carico della medicina di tipologia 2A.

Scelte che, nell’ottica di quanto definito da ASL come “rifunzionalizzazione e miglioramento” del presidio Volterrano, sono partite da togliere piuttosto che dallo strutturare, dal tagliare piuttosto che dall’implementare. I cittadini volterrani e del territorio sanno bene che a fronte di quello che viene definito sulla carta un miglioramento, si nasconde un servizio tolto o modificato.

Questo, se non è accettabile come atto imposto da Asl, è addirittura intollerabile in quanto sostenuto e anzi promosso dal Sindaco che, in teoria (molto in teoria per quello che sta accadendo) dovrebbe avere un filo diretto con i cittadini, privilegiando le istanze del territorio, piuttosto di quelle dell’Azienda.

Da più di un anno le opposizioni chiedono a gran voce e costantemente l’attivazione di una Consulta della Sanità, della quale il Sindaco ha voluto e preteso (forte della maggioranza in Consiglio Comunale) la Presidenza, per non costituirla mai. Da subito è stato chiaro il perché ed adesso ne abbiamo la riprova diretta: il Sindaco mantiene la propria linea parlando con ASL senza coinvolgere nessuno, neanche i propri consiglieri.

Noi saremo coerenti con le posizioni che abbiamo tenuto da sempre e non mancheremo di portare avanti le istanze che in questi giorni stanno emergendo anche dalla popolazione, come abbiamo già fatto in Consiglio Comunale, chiedendo formalmente un Consiglio che tratti nello specifico di questo argomento così importante per Volterra e per la Val di Cecina.

Non possiamo tollerare che, a fronte di una carenza di cardiologi generalizzata, a farne le spese sia l’Ospedale di Volterra, e che Asl, ancor prima di dar seguito ai miglioramenti prospettati sulla carta e senza dare tempi certi e definiti, come primo atto trasformi i 4 letti cardiologici monitorati, togliendo un monitoraggio specialistico che funzionava fino a pochi giorni fa.

Il coraggio di fare il Sindaco è proprio quello di sostenere le esigenze del territorio, non piegandosi a scelte esterne i cui benefici, ad oggi, non sono neanche messi nero su bianco in atti ufficiali.

Gruppo Consiliare Per Volterra

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