Benini e Moschi, in approvazione 4 letti di sub intensiva con gli anestesisti, ma non possiamo mollare sul fatto che occorre anche personale dedicato

Si è tenuta lunedì 11 ottobre la riunione della Consulta Sanità, in Torre Toscano, per la prima volta con la presenza di Asl .
Fin dalla proposta di istituzione abbiamo chiesto che Asl fosse tra i componenti, così da permettere alla Consulta di  diventare un luogo prezioso nel quale controllare cosa succede nell’Ospedale e nella sanità territoriale dell’Alta val di Cecina, e dove proporre istanze utili alla comunità.
La presenza di Bellomo, Salvadori, Nardi e Lo Presti ha permesso di iniziare un lavoro di ascolto ma anche di proposta e di richiesta. Il nostro punto di partenza è quello di conoscere, ma anche di partecipare al processo di determinazione e studio sul progetto dei 6 milioni di euro previsti per l’Ospedale di Volterra. Una progettualità che non può essere calata dall’alto, ma che dovrà essere condivisa dal territorio.
Abbiamo approfittato anche per chiedere quando saranno istituiti i posti letto di terapia intensiva/sub-intensiva, e abbiamo ricevuto la risposta che il progetto è in fase di approvazione per 4 letti di sub intensiva con gli anestesisti, che saranno utilizzati sia per le operazioni di media complessità, sia per i casi di rischio.
Un passo in avanti che stiamo aspettando da tempo, certi che da qui potrà anche ripartire l’appetibilità del nostro ospedale per i professionisti, consapevoli però che non possiamo mollare sul fatto che, a fianco della predisposizione dei letti, occorre che sia individuato anche personale dedicato.
Inoltre abbiamo chiesto che si possano affrontare alcuni temi in maniera condivisa e che Asl possa continuativamente instaurare un dialogo con la Consulta. La soluzione di creare dei gruppi di lavoro, dove sviscerare alcune singole tematiche è stata quella più credibile, e che vorremmo affrontare.
La riunione di lunedì é stata un punto di partenza, con alcuni chiarimenti ma ancora tanti punti oscuri. Adesso, senza perdere tempo, dobbiamo scendere nel dettaglio dei problemi, delle prospettive di soluzione delle criticità e dello sviluppo delle potenzialità, integrando le richieste del territorio con le esigenze del P.N.R.R.
Non dobbiamo accontentarci delle molte dissertazioni generiche sulla gestione del sistema sanitario generale, ma chiedere che vengano affrontati i temi del presidio volterrano e del territorio, senza tagli di servizi o personale, insistendo con determinazione affinché i cittadini della Val di Cecina possano usufruire, al pari di altri centri più popolosi, di quel servizio sanitario che deve essere al servizio della collettività.
Per questo occorre un confronto continuo, perchè la Salute non può essere appannaggio di pochi, ma, vista l’importanza, deve essere un tema conosciuto da tutti.
Roberta Benini e Paolo Moschi

Condividi l'articolo

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *