Testo integrale del primo discorso del nuovo Vescovo alla città di Volterra

«Sono qui per annunciare il liberante Vangelo di Cristo»
Innanzitutto un cordialissimo saluto a tutti voi e un grazie per la vostra presenza. Un saluto cordiale a questo bel popolo ben rappresentato da tutti voi. Inoltre desidero rivolgere una parola semplice ai signori sindaci e a tutte le autorità qui presenti. Vi ringrazio di cuore per le parole con le quali il signor sindaco ha voluto accogliermi in questa città e diocesi che, fra pochi momenti, diventerà anche la mia città e la mia casa. Vi ringrazio anche per quanto hanno fatto l’amministrazione municipale e tutti gli organismi pubblici che con voi hanno cooperato perché, in questo giorno così importante per la vita della nostra gente, tutto riuscisse nel migliore dei modi. Vorrei dire, però, che sono qui con una sola intenzione e un solo desiderio: svolgere il mio ministero pastorale rispettando la responsabilità e le competenze di ogni autorità legittimamente costituita; ricordando sempre quello che la Parola di Dio insegna a noi credenti: ciascuno sia sottomesso alle autorità costituite poiché non c’è autorità se non da Dio. Sono qui per esercitare la missione affidatami da Dio stesso: annunciare semplicemente il liberante Vangelo di Cristo al cuore di ogni uomo che lo desideri, con sincerità e, come mossi da Dio e sotto il suo sguardo, senza compromessi con la Sua Parola. Sono qui, pertanto, con una sola richiesta: mi sia consentito di fare il servitore a tutti per guadagnare tutti a Cristo. Non dobbiamo infatti avere paura di Cristo perché sono convinto che, se a Lui ci affidiamo con sincerità di cuore, la vita diventa più vera, più buona e più giusta. Sono qui con il desiderio che possa realizzarsi tra noi una vera collaborazione, nel completo rispetto delle proprie competenze, consapevole che da tale cooperazione non potrà che venire ogni bene per il nostro popolo. Se infatti ben distinte sono le finalità del ministero episcopale e dell’autorità civile, ordinato l’uno alla salvezza della persona e l’altra al benessere temporale, è fuori di dubbio, che tutte e due riguardano il bene dell’identica e stessa persona umana. Ogni persona che vive in questa nostra terra ha la sua dignità inestimabile, ha i suoi diritti fondamentali durante tutto l’arco della sua esistenza, dal concepimento fino alla morte naturale. Ogni persona che vive in questa nostra terra deve essere la nostra preoccupazione fondamentale, il nostro incondizionato interesse comune. Vi assicuro, infine, egregie autorità, come già dissi il giorno della mia ordinazione episcopale, che non mi dimentico l’esortazione dell’Apostolo Paolo e dunque vi raccomando, prima di tutto, che si facciano domande, suppliche e preghiere per tutti quelli che stanno al potere perché possiamo trascorrere una vita calma e tranquilla con tutta pietà e dignità. Mai come in questo momento, in un mondo così tribolato, c’è bisogno che queste nostre preghiere salgano a Dio. Una vita calma e tranquilla, con dignità, così sia veramente per tutti in questa bella e, ormai mia, città e diocesi.
S.E. Mons. Roberto Campiotti
Vescovo di Volterra

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