“Per Volterra”, aumenti Tari dal 5% al 13%. Coinvolte famiglie e attività commerciali

Piove sempre sul bagnato, è il caso di dirlo e, purtroppo, anche questa volta è così.

Nell’ultimo consiglio comunale del 27 maggio la maggioranza Santi ha approvato, dopo una lunga discussione per certi versi anche accesa, il piano tariffario della TARI, che prevede un aumento che varia dal 5% fino a raggiungere un massimo previsto del 13% .

In sintesi, senza dilungarci troppo sui tecnicismi, in questo aumento sono coinvolte tutte le nostre famiglie e tutte le attività commerciali e, per ironia del caso, le famiglie che ne saranno più colpite da questo salasso sono quelle che abitano in case di superficie medio-piccola con maggiore nucleo familiare. Si, perché il nuovo metodo di calcolo delle tariffe si basa sul concetto che chi più inquina più paga, oltre che sui metri quadri, così che il nucleo familiare più ristretto, che ha una casa di superficie medio-alta sarà meno penalizzato.
Questo aumento così importante, che non si fermerà al solo 2022 ma sarà perpetuato negli anni a seguire fino al 2025, secondo noi avrà dei risvolti e delle conseguenze disastrose per le nostre famiglie e per l’economia in generale di Volterra.
Questo anche perché non è l’unico aumento che abbiamo avuto dal 2019 ad oggi. Abbiamo attraversato un periodo di pandemia storico e disastroso a livello internazionale e locale, che credevamo fosse alle spalle, ma non è finita qui perchè adesso siamo in una fase altrettanto critica che sta provocando una crisi economico alimentare ed energetica che colpisce anche noi.

La nostra preoccupazione è data dal fatto che questo stato di cose sta mettendo in ginocchio la nostra già precaria economia cittadina e conseguentemente il nostro tessuto sociale.

Per questo abbiamo chiesto al sindaco Santi e alla maggioranza come intendono agire e che piano hanno messo e metteranno in campo per far fronte a questo aumento spropositato della TARI, domandando come intendono aiutare le famiglie composte da persone che sopravvivono con la sola pensione e come intendono aiutare le attività commerciali già penalizzate pesantemente dal lockdown.

Abbiamo chiesto il motivo per il quale non hanno cercato di parlare con il nuovo gestore del servizio di raccolta differenziata e perchè non sia stato chiesto, durante lo scorso anno, una riduzione dei costi in virtù del fatto che con la chiusura dei commercianti il conferimento in discarica è stato sicuramente inferiore agli anni precedenti.

Abbiamo chiesto se il Sindaco avesse parlato con i vertici REA per cercare di far fronte a questo aumento e se i Consiglieri e gli Assessori con delega al Sociale avessero in mente qualche azione propedeutica al fine di aiutare imprese e famiglie nel prossimo futuro.

Una azione che poteva essere fatta ad inizio anno sarebbe stata quella di abbassare l’IRPEF per cercare almeno di mitigare quota parte dell’aumento della Tari, ma anche questa richiesta, nonostante le nostre interrogazioni e i nostri continui solleciti, sia il Sindaco che la maggioranza non l’hanno mai presa in considerazione. Silenzio assoluto e tasse e tariffe ai massimi livelli!!

Come sempre domande senza risposte concrete, a significare che anche questa volta il Sindaco si è dimostrato inerte e inconcludente verso un problema che avrà conseguenze negative. Non vorremmo pensare che Santi non sia interessato alla vita quotidiana dei suoi concittadini, ma solo ad alcuni temi. Purtroppo a Volterra si sta vivendo una situazione angosciosa, e questa Amministrazione in tre anni di mandato ci ha coperti di tasse, di mutui che dobbiamo pagare per i prossimi 40 anni raddoppiando il debito pro capite, ma non è stata in grado di difendere gli interessi dei cittadini e del territorio.

Gruppo consiliare Per Volterra

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