Peccioli diventa un set cinematografico, in autunno via alle riprese del film “La seconda vita”

Peccioli diventa un set cinematografico. Tra settembre e ottobre prossimo, infatti, il territorio pecciolese ospiterà le riprese del film “La seconda vita” del registra pluripremiato Vito Palmieri. Un film d’autore, indipendente, scritto a quattro mani con Michele Santeramo, autore dell’omonimo libro presentato il 4 novembre 2021 al Laboratorio Peccioli nel corso della Biennale di Venezia.

Il film racconta la storia di Anna, una giovane donna che cerca di tornare alla vita mettendosi alle spalle un passato difficile e che cercherà di tenere oscuro. Cambia città, nome e lavoro proprio per lasciarsi tutto alle spalle, cercando una piccola comunità disposta ad accoglierla. E la scelta cade su Peccioli, dove le cose non saranno semplici per lei, perché il giudizio negli occhi delle persone, a differenza delle sentenze, non finisce mai.

Il progetto affronta temi scottanti e delicati insieme, nella cornice della giustizia riparativa, un approccio che crede nell’importanza di ricostruire la relazione “umana” tra le vittime e i rei. Indaga l’importanza del perdono, del diritto a rialzarsi dopo le cadute, racconta di una rinascita in cui i ruoli del singolo e della comunità sono fondamentali.

«Questa sarà un’opportunità rilevante per il nostro Comune ed è la ragione per la quale abbiamo deciso di supportare con convinzione il progetto – spiega il sindaco di Peccioli Renzo Macelloni -. Questo film da un lato valorizzerà la bellezza del nostro territorio, ma sarà anche metafora e interprete di un’idea precisa di sviluppo, inserendosi nella visione di una città proiettata con la Valdera al 2025».

L’opera di Palmieri, prodotta da Articolture di Bologna, si trasformerà, infatti, in un attivatore di dinamiche socio-culturali che coinvolgeranno il più possibile la cittadinanza e il tessuto locale, perché le ricadute del film possano perdurare anche sul lungo periodo e ben oltre le tre settimane di riprese che interesseranno il Comune di Peccioli. «Il set di un film genera sicuramente un impatto positivo economico, in particolare se coinvolge comunità più piccole come le nostre – aggiunge ancora Macelloni – ma l’aspetto che ci ha più interessato nel sostegno del progetto è quello di dare l’opportunità, in particolare ai giovani del territorio, di lavorare a stretto contatto con la troupe. Una forma di accrescimento culturale che sarà un nostro nuovo elemento di attrazione, oltre che di promozione territoriale a livello nazionale».

Già nelle prossime settimane la casa di produzione darà il via ai casting, mentre i sopralluoghi nelle location del film sono già iniziate.

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